Milano, tra i grandi del Famedio ci sarà anche Cesare Castiglioni, fondatore della Croce Rossa Italiana
I grandi di Milano i cui nomi saranno iscritti nel Pantheon della Città nella solenne cerimonia pubblica del prossimo 2 novembre sono stati decisi all’unanimità dalla Commissione del Comune di Milano per le Onoranze al Famedio del Cimitero Monumentale di Milano. Tra le 19 iscrizioni che rappresentano le diverse anime della città, quest’anno il Comune di Milano ha deciso di tributare tale onore anche al dottor Cesare Castiglioni, fondatore della Croce Rossa Italiana.La poco nota vicenda intellettuale di Castiglioni, nativo di Arluno (14.1.1806 – 8.10.1871) e milanese d’adozione, si rivela di significativa importanza nel processo di crescita morale e civile che segnò l’Ottocento milanese e lombardo. Medico, psichiatra, filantropo e intellettuale pragmatico, Castiglioni è stato una figura chiave in alcune delle storiche istituzioni milanesi: medico dell’Ospedale Maggiore, direttore del Pubblico Manicomio della Senavra e del Regio Istituto dei Sordomuti, fu anche presidente del Regio Istituto di Scienze e Lettere e soprattutto fu ideatore, fondatore e presidente del primo Comitato della Croce Rossa Italiana, nata a Milano il 15 giugno 1864.In Italia nessuno più del Castiglioni è stato in grado di coniugare le istanze di medicina sociale professate dall’associazionismo medico della seconda metà dell’Ottocento e la filosofia umanitaria di Henry Dunant. Egli era fermamente convinto che “la cooperazione tra civili e militari nel soccorso ai feriti di guerra fosse il contributo più urgente e necessario a ribadire gli ideali di pace in un’Europa ancora divisa” e che tale cooperazione poteva trovare la giusta sintesi nella costituenda Croce Rossa proposta dall’illustre ginevrino. In tal senso il Castiglioni ha il merito – per usare le parole di Serafino Biffi, altro illustre psichiatra milanese e suo amico fraterno – di “avere trapiantata nel nostro Paese quella benefica istituzione”.I suoi resti mortali giacciono tuttora in un ossario del Cimitero Monumentale di Milano ma la sua iscrizione tra i Grandi del Famedio, frutto dell’alacre lavoro del Gruppo Storico del Comitato Locale CRI di Milano, ridà onore a un illustre e benemerito italiano che ha fatto di Milano la culla di una conquista di civiltà. “In oggi l’Associazione nostra dispone e provvede colle più grandi cure perché all’evenienza siano diminuiti o riparati gli immensi ed orribili mali della guerra, all’indomani estenderà essa le sue aspirazioni, potrà fare di meglio, potrà far rispettare le vite umane, reclamando la guerra abolita. Se mi si osserva che questo è un sogno, io domando che mi sia permesso questo sogno, che parmi tocchi alla vera e alla più elevata civiltà”.Cesare Castiglioni,da “Rendiconto morale ed economico per l’anno 1869 del Comitato centrale milanese dell’Associazione italiana di soccorso pei militari feriti e malati in tempo di guerra”, Milano 1870