Latina, torneo di burraco per comprare viveri destinati ai poveri
Bilancio più che positivo per il VI Torneo di Burraco organizzato dal Comitato Provinciale CRI di Latina, tenuto domenica 25 novembre e ormai divenuto una tradizione nel capoluogo. Oltre centoventi giocatori si sono affrontati al tavolo sapendo di portare un fondamentale aiuto alle attività della CRI pontina. In particolare, da sempre il torneo di Burraco è utilizzato per raccogliere fondi destinati all’acquisto di viveri di prima necessità distribuiti poi agli indigenti della città.Mai come quest’anno è preziosa la raccolta fondi. «Dai nostri conti andremo a chiudere il 2012 con la distribuzione totale di almeno 4500 pacchi viveri, un servizio che ormai è famoso per essere svolto il lunedì mattina presso la sede del Comitato Provinciale CRI», ha spiegato Maria Luisa La Pietra, la volontaria CRI responsabile del servizio. «Purtroppo – ha aggiunto – nel tempo registriamo un aumento progressivo di persone che si rivolgono a noi per ricevere qualcosa da mangiare». La crisi economica incide parecchio nell’organizzazione degli aiuti. «Inizia a diminuire anche la quantità degli aiuti alimentari dell’Unione europea che ci sono assegnati per la distribuzione diretta da parte nostra, spesso vi sono anche posticipi nella consegna dei viveri – ha continuato Maria Luisa La Pietra – e, dunque, per noi è un fattore strategico la raccolta fondi di questo genere perché ci consente l’acquisto immediato dei prodotti alimentari da distribuire ai poveri». Per il prossimo anno è previsto un ulteriore aumento di coloro che si rivolgeranno alla CRI per trovare da mangiare e non solo. «Oltre ai poveri storici della città e già conosciuti da tempo, assistiamo all’aumento di richieste di gente impoverita – ha aggiunto Giuliana Bandiziol, la volontaria CRI addetta alle nuove iscrizioni – cioè anziani che non riescono a far quadrare i conti con la pensione, ma la cosa peggiore è che aumentano persone di 45-50 anni che hanno perso il lavoro, con famiglia a carico, i separati, i genitori che si vedono rientrare un figlio in casa con prole a seguito proprio della fine del matrimonio, da ultimo ci sono anche giovani che vivono da soli e rimasti disoccupati e senza ammortizzatori sociali magari perché precari… Oltre a cibo ci chiedono aiuto anche per trovare lavoro».Situazioni di forte disagio derivato da una crescente crisi economica e sociale che vede la Croce Rossa Italiana in prima linea nel portare aiuto ai bisognosi.