Ieri come oggi, la protezione delle vittime di guerra al centro del Diritto Internazionale Umanitario
Sono trascorsi 75 anni dall’adozione delle Convenzioni di Ginevra, il 12 Agosto del 1949, che costituiscono il cuore del Diritto Internazionale Umanitario (DIU) contemporaneo e sono state strumenti fondamentali per la protezione delle persone colpite da conflitti armati.
Il principio di umanità alla base del DIU è oggi un valore condiviso dall’intera comunità internazionale attraverso la ratifica universale delle Convenzioni di Ginevra. Allo stesso tempo, guardando al futuro, gli Stati devono anche garantire che il DIU continui non soltanto ad essere rispettato, ma anche a evolversi per tenere conto dei nuovi mezzi e metodi di condurre la guerra. Qualsiasi nuova norma deve basarsi sul quadro giuridico esistente e rafforzarlo.
Le norme del Diritto Internazionale Umanitario si applicano in egual misura a tutte le Parti di un conflitto armato, in ogni momento, indipendentemente da come o perché il conflitto sia iniziato. Il Diritto Internazionale Umanitario mette da parte la questione di quale parte sia legalmente o moralmente “giusta” o “sbagliata” in un conflitto armato, e si concentra invece esclusivamente sul cercare di prevenire e limitare gli effetti umanitari nefasti dei conflitti.
“In un periodo di forti tensioni sullo scenario globale, queste regole – che dal 1949 tutelano i più vulnerabili, il personale sanitario e umanitario in contesti di conflitto armato – sono più attuali che mai. Ribadiamo quindi con forza il nostro impegno a diffonderle e farle rispettare. È fondamentale che tutti gli Stati e le Parti in conflitto riaffermino questo impegno condiviso verso l’Umanità e facciano dell’osservanza del DIU e del rispetto dei valori umanitari che ne sono alla base una priorità assoluta”, dichiara il Presidente della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro.