Monza, assistenza della CRI all'annuale maratona notturna fino a Resegone

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Il Comitato Provinciale CRI di Monza-Brianza, il Nucleo Regionale Soccorsi con Mezzi e Tecniche Speciali (S.M.T.S.) C.R.I. della Lombardia e le Squadre S.M.T.S. di Domodossola e Modena hanno partecipato, anche quest’anno, all’assistenza della gara podistica Monza-Resegone.La famosa manifestazione notturna è partita da Monza alle ore 21 del 22 giugno e si è sviluppata per circa 42 km fino alla Capanna Alpinisti Monzesi a quota 1.173 metri.Nel tratto di pianura, l’assistenza è stata garantita da 3 ambulanze, 1 ambulanza medicalizzata, un’auto medicalizzata e da una postazione fissa attendata. In località Erve (LC), a circa 500 metri di altitudine, è stato realizzato un Posto Medico Avanzato e un centro di coordinamento. Un secondo Posto Medico Avanzato, dotato di un’ambulanza fuoristrada, è stato installato nella prima parte del percorso montano.Nell’ultima parte del tracciato di gara, invece, circa 6 km e oltre 700 metri di dislivello su sentiero difficile, a garantire la sicurezza e il soccorso una ventina di operatori S.M.T.S., tra i quali un medico e un infermiere, mentre un altro medico, un infermiere e una decina di soccorritori assistevano i corridori che giungevano all’arrivo stremati.

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Una cinquantina gli interventi praticati, oltre a un trasporto in barella, effettuato dalla Località Crocifisso e fino al Rifugio. Le principali sintomatologie e le patologie trattate sono state: mialgie, astenie, ipotermie, disidratazioni, distorsioni.Fortunatamente non si sono registrati incidenti gravi. Tuttavia, medici, infermieri e soccorritori erano pronti ad intervenire con le loro professionalità e le risorse tecnologiche necessarie messe a disposizione dal Comitato Provinciale e dai Comitati Locali di Monza e Brianza, dal Comitato Provinciale di Sondrio, tra cui: 2 defibrillatori Lifepack 12, 2 DAE Fred Easyport, 2 Centri Mobili di Rianimazione, 1 Sala Radio Mobile e una ventina di apparati radio portatili, oltre alle consuete dotazioni (D.A.E., zaini sanitari, presidi per immobilizzazione, barelle speciali, D.P.I. Funi – ecc.).Gli operatori S.M.T.S., per preparare al meglio l’assistenza agli atleti in gara, hanno svolto una serie di esercitazioni lungo il percorso montano della gara e installato un posto medico in Località Forcellino.

  

             

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