Gli scorsi 11 e 12 dicembre, la Croce Rossa Italiana (CRI), insieme al Comitato Internazionale della Croce Rossa (ICRC) e alla Croce Rossa Norvegese, ha co-organizzato e ospitato un evento sul disarmo nucleare intitolato “Rome Dialogue on Nuclear Weapons”.
Il 2026 si profila come un anno molto importante a livello internazionale in ambito di disarmo nucleare, con le Conferenze di Revisione di due trattati chiave in questo senso: il Trattato di non-proliferazione nucleare (NPT) e il Trattato per la proibizione delle armi nucleari (TPNW).
Gli Stati che possiedono armi nucleari e quelli ad essi associati, ad esempio tramite alleanze o sistemi di sicurezza collettiva, hanno una responsabilità particolare negli sforzi globali volti a prevenire la proliferazione nucleare nonché a compiere progressi verso il disarmo nucleare.
Il Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e in particolare le Società Nazionali di questi Stati possono svolgere un ruolo fondamentale nel cercare di ridefinire la narrativa attuale su queste armi che, nel contesto geopolitico odierno, stanno rischiosamente assumendo un ruolo sempre più centrale nelle politiche di sicurezza di diversi Paesi.
La CRI è impegnata in prima linea su questo fronte, con diverse attività di diplomazia umanitaria, sensibilizzazione e training, portate avanti nell’ambito della sua campagna di advocacy Nuclear Experience.
L’evento dell’11 e 12 dicembre 2025 ospitato al Comitato Nazionale, con la partecipazione di circa 15 rappresentanti tra Società Nazionali di Paesi che possiedono armi nucleari o ad essi associati, ICRC ed esperti del settore, ha rappresentato una preziosa occasione di scambio di buone pratiche e idee, finalizzato a rafforzare l’attività di advocacy del Movimento Internazionale in tema di disarmo nucleare nel 2026 e favorire un rinnovato dialogo ed impegno della comunità internazionale in tal senso.
