161 anni fa furono gettate le basi del Diritto Internazionale Umanitario (DIU) contemporaneo – l’insieme di norme che proteggono tutte le persone vittime dei conflitti armati e regolano la condotta delle ostilità.
Dopo aver assistito alla carneficina della battaglia di Solferino del 1859, e in particolare al numero impressionante di morti e feriti abbandonati senza cure sul campo di battaglia, Henry Dunant, padre fondatore della Croce Rossa, si adoperò affinché gli Stati potessero raggiungere un accordo internazionale volto a garantire l’obbligo di cura di tutti i feriti e malati sul campo senza alcuna discriminazione nonché il rispetto e la protezione del personale, delle strutture e dei mezzi sanitari che prestano loro soccorso, riconoscendo nell’Emblema di croce rossa un simbolo di neutralità.
Il 22 agosto del 1864 la Comunità internazionale diede seguito a quest’idea rivoluzionaria, con l’adozione della I Convenzione di Ginevra. Tramite questo strumento gli Stati accettarono di limitare il proprio potere a favore della dignità dell’individuo, assoggettando per la prima volta la guerra a delle regole universali.
A fronte dei circa 130 conflitti armati esistenti oggi nel mondo, e alle gravi violazioni del DIU cui assistiamo in molti di essi, queste regole di Umanità restano le nostre radici e la nostra bussola. La Croce Rossa Italiana ribadisce con forza il suo impegno a diffonderle e farle rispettare, oggi più che mai.
