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Il cartello sulla porta d’ingresso recita: “Corsi d’italiano, curriculum vitae, orientamento ai servizi del territorio, supporto psicologico”. Siamo nella zona est di Padova, poco fuori dal centro storico. Siamo nello Sportello Sociale della Croce Rossa Italiana, a pochi passi dalla sede e cuore pulsante del Comitato territoriale.

Si tratta di uno dei 210 Sportelli Sociali CRI attivi in tutto il Paese. Veri e propri punti unici di accesso per l’accoglienza e la rilevazione dei bisogni sociali e sociosanitari delle fasce più vulnerabili, nati per promuovere l’autonomia e il benessere individuale delle persone in difficoltà. A coordinare quello di Padova – uno dei 47 Sportelli Sociali inclusi all’interno del progetto PASS, Salute per tutti sono Maurizia, Cristina, Annalisa con la loro pluriennale esperienza di volontariato all’interno dell’Associazione.

“Faccio parte della Croce Rossa da ormai18 anni”, racconta Maurizia. “Sono entrata in questa grande famiglia nel 2007 e ho subito compreso che la cosa più importante è essere predisposti all’ascolto, alla creazione di una relazione.

“Grazie alla rete FEAD, il Fondo di aiuti europei agli indigenti, e alle donazioni delle aziende locali, ogni settimana siamo in grado di assicurare il pacco alimentare a tutte le persone che si rivolgono a noi”, spiega Cristina, anche lei volontaria della Croce Rossa da oltre 10 anni. “Ma il sostegno alimentare e la risposta ai bisogni primari è solo il primo passo di un percorso più lungo e importante. È difficile approfondire la conoscenza quando ci sono decine di persone in fila per ritirare il pacco, ma questi momenti sono l’occasione per stabilire un contatto, entrare in sintonia e fissare un incontro individuale”, prosegue.

“Dietro l’iniziale richiesta di supporto alimentare, molto spesso ci sono problematiche più profonde: economiche e sociali”, aggiunge Annalisa. “Cerchiamo di comprendere questi stati di disagio e trovare risposte, anche grazie alla capillare rete territoriale che abbiamo costruito nel tempo, e, soprattutto, alla formazione ricevuta negli anni che ci permette di valutare al meglio ogni situazione senza creare false aspettative”, conclude.

12.000 INTERVENTI NEL 2024. TANTI ITALIANI E UCRAINI

I numeri confermano quanto trapela dai racconti di Maurizia, Cristina e Annalisa: circa 450 nuclei familiari, oltre 1500 persone supportate nel 2024. “Dopo l’emergenza Covid-19 la situazione è cambiata. La metà dei beneficiari che incontriamo sono italiani. Nella maggior parte dei casi hanno difficoltà economiche, a volte anche bisogno di supporto psicologico o sanitario”, racconta Maurizia. “Cerchiamo di aiutarli a reinserirsi nel mondo del lavoro, organizziamo incontri con i nostri psicologi e, quando è necessario, li indirizziamo alla nostra Officina della Salute dove possono ricevere cure mediche gratuite”, chiarisce.

“Negli ultimi anni sono aumentate anche le persone provenienti dall’Ucraina, così abbiamo pensato di organizzare anche dei corsi di italiano”, aggiunge Annalisa.

“Il nostro obiettivo è essere vicini a tutti coloro che bussano alla nostra porta, tendere loro la mano e fargli caprie che si possono fidare”, conclude Cristina. “Come recitava una campagna di qualche anno fa ‘Ogni persona ha una storia e a noi interessano tutte”.

IL PROGETTO PASS – SALUTE PER TUTTI

Con il progetto “PASS – Salute per tutti”, supportato dal Dipartimento per le politiche sociali, del terzo settore e migratorie del Ministero del Lavoro, la Croce Rossa Italiana mira a contrastare le condizioni di svantaggio e fragilità, ridurre le diseguaglianze e favorire percorsi di inclusione con l’obiettivo di garantire la cura e il benessere delle persone.

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