

“Perdonami mamma, ho scelto di aiutare le persone”. Con questa frase il Presidente della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro, ha aperto l’Assemblea nazionale dell’Associazione, che si è svolta sabato 12 aprile a Settimo Torinese, all’interno del Centro Fenoglio, e che ha visto la partecipazione di oltre 470 rappresentanti dei Comitati della CRI provenienti da ogni angolo del Paese. Una frase che fotografa l’impegno di Volontarie e Volontari del Movimento in tutto il mondo, delle famiglie che li sostengono quando dedicano il proprio tempo alle attività di supporto della popolazione, delle fasce vulnerabili, davanti a crisi ed emergenze.
All’Assemblea ha partecipato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto: “Grazie all’impegno umanitario dei suoi volontari, la Croce Rossa contribuisce alla diffusione di buone pratiche che connettono la salute pubblica con l’impegno per l’ambiente: un legame ancor più chiaro di fronte ai cambiamenti climatici, che richiedono un lavoro di prevenzione e adattamento, per evitare danni alle comunità colpite da eventi estremi. In questa ottica si pone come di crescente importanza anche l’obiettivo educativo al fine di rafforzare e diffondere la consapevolezza e la conoscenza dei rischi”.
Dopo l’inaugurazione della tensostruttura realizzata nel Centro Fenoglio, è arrivato il video-messaggio del Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio: “Vi porto il Saluto della Regione Piemonte, sono qui per esprimervi il nostro grazie. La Croce Rossa Italiana è per tutti, nel mondo, un imprescindibile punto di riferimento. Il Piemonte vi vuole bene”.
A seguire, il Presidente Valastro ha lasciato la parola al Sindaco di Settimo Torinese, Elena Piastra: “È anche merito del centro Fenoglio se Settimo Torinese è quello che è. Questo luogo è l’orgoglio di Settimo, esempio di umanità. Lo è sempre stato, anche in anni difficili quando da qui transitavano migliaia di persone. Lo spirito di solidarietà e imparzialità ha sempre distinto l’operato della Croce Rossa, qui e altrove. Uno spirito che non sempre viene capito e, anzi, sempre più spesso viene ostacolato: viviamo un clima difficilissimo a livello globale, il mondo va in una direzione opposta rispetto ai principi di umanità e solidarietà che la Croce Rossa incarna. Quanto sia grave tutto ciò è evidente ogni giorno, soprattutto dove le tensioni sono già sfociate in conflitti criminali. Perché non si può definire diversamente chi trucida operatori impegnati a soccorrere le persone, come capitato a Rafah pochi giorni fa agli operatori della Mezzaluna rossa. Questo però è anche il mondo in cui della Croce Rossa c’è più bisogno”.
Il cuore delle Volontarie e dei Volontari della Croce Rossa Italiana si è poi stretto attorno al dolore per la perdita, giorni fa, di alcuni operatori del nostro Movimento nella Striscia di Gaza. Con un minuto di silenzio, l’Assemblea nazionale della CRI ha abbracciato il Movimento e tutti gli operatori umanitari della Croce Rossa “che hanno pagato col sangue il loro impegno di essere vicini a chi soffre, nelle zone di conflitto”, ha aggiunto il Presidente Valastro, a seguito di un video di Alessia Borzacchiello, Delegata CRI in Medio Oriente, che con le parole ha ripercorso quei tristi momenti.
“Il 23 marzo scorso, nel sud della Striscia di Gaza, a seguito di un bombardamento, la Mezzaluna Rossa Palestinese aveva inviato le sue ambulanze per prestare soccorso ai numerosi feriti. Mentre un primo gruppo di ambulanze era riuscito ad evacuare i feriti, un secondo convoglio – i cui mezzi erano chiaramente identificabili tramite gli emblemi e le sirene accese – è stato colpito dal fuoco diretto. Da quel momento ogni contatto con gli operatori è stato perso. Dopo quasi 10 giorni, l’orrore di cui si temeva è diventato realtà: le ambulanze sono state ritrovate distrutte e sepolte sotto la sabbia, assieme ai corpi dei soccorritori. La sorte di un nono soccorritore è ancora sconosciuta: di lui non si hanno più notizie, nonostante i numerosi appelli e tentativi di contatto e coordinamento con le autorità israeliane”, ha raccontato in un video Alessia Borzacchiello.
“La neutralità è una delle bandiere della nostra azione”, ha aggiunto il Presidente nazionale, Rosario Valastro. “Noi non prendiamo parte, non prendiamo posizione davanti ad un conflitto. Le vergognose cerimonie per il rilascio di ostaggi, hanno visto gli stessi affidati a noi, all’unica realtà di cui tutti si fidassero. È importante parlare con tutti, spiegare ciò che siamo: non è possibile che qualcuno pensi che siamo schierati. Non è accettabile che i nostri operatori, le nostre ambulanze siano un bersaglio”.















