IFRC

“80 anni fa venne liberato il campo di sterminio di Auschwitz. Oggi celebriamo il Giorno della Memoria, un monito a non dimenticare quanto avvenuto allora, in un momento storico in cui la violenza e le atrocità di quei momenti sembrano non aver insegnato nulla a chi ancora, attraverso l’odio e la distruzione, cerca di costruire la propria supremazia sul prossimo. Troppo spesso la cronaca ci porta a parlare, soprattutto nei paesi interessati da conflitti, di come questa stessa memoria oggi sembri essere dimenticata. Il rispetto della persona e dei suoi diritti, delle sue libertà e di un bene assoluto come la democrazia non possono essere zittiti dalla violenza. È davanti a questi momenti di odio che Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, con il suo coraggio e dopo tanta sofferenza, seppe trasformare proprio quell’odio in amore per il prossimo. Da qui il mondo deve ripartire”. Così Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana, in occasione del Giorno della Memoria.

“Le Volontarie e i Volontari della Croce Rossa, con la loro Umanità e con la Neutralità propria di chi non prende una parte o l’altra ma vuole solo aiutare, sono impegnati in tutto il mondo con un’azione umanitaria che li vede spesso vittime, accanto alla popolazione civile, dell’impegno necessario a lenire il dolore di chi soffre, a tendere la mano al prossimo, a cercare di rispondere a bisogni primari. La dignità umana non è negoziabile. Che questo messaggio – ha concluso Valastro – arrivi laddove c’è odio, che queste parole giungano anche a chi ha illuminato, con scritte offensive, la Piramide Cestia e il Palazzo della Fao a Roma. Un gesto che ci lascia basiti davanti all’impegno della nostra e di altre Associazioni a tutelare, nel suo complesso, il bene più prezioso: la vita, quella di ogni individuo, senza alcuna distinzione”.

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