Le atrocità che arrivano ai nostri occhi dai conflitti in corso sono aberranti: tante le vite spezzate, i diritti umani non rispettati, gli operatori e le strutture sanitare ridotti a bersaglio. Tutto questo non deve indurci a pensare che l’utilizzo della violenza sia normale, che in una guerra il fine giustifichi i mezzi, che importa solo vincere sull’avversario, ad ogni costo, che tutto sia permesso. I conflitti hanno delle regole vanno rispettate. Vogliamo gridarlo ancora una volta oggi, 2 ottobre, nella Giornata internazionale della non violenza, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite allo scopo di promuovere una cultura della pace, della tolleranza, della comprensione. “La cultura della non violenza parte dal rispetto della dignità umana, della vita e dei diritti del prossimo. Solo condividendo questi valori è possibile coltivare la pace”, ha dichiarato il Presidente della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro. “È dalle nostre comunità, nelle nostre scuole, sensibilizzando bambine e bambini al rispetto della persona, che nasce questo sentimento comune, lo stesso che, davanti alle violenze della Seconda Guerra d’Indipendenza, spinse Henry Dunant a prodigarsi insieme alle donne di Castiglione delle Stiviere per soccorrere i feriti sul campo di battaglia, al grido ‘tutti fratelli!”
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