Sul podio dell'edizione 2024 la squadra della Sardegna, seguita da quella della Lombardia e dell'Abruzzo
È la squadra della Sardegna a trionfare alla terza edizione della Gara nazionale di Diritto Internazionale Umanitario (DIU) che si è svolta nel weekend a Roma, presso la sede del Comitato nazionale della Croce Rossa Italiana. La competizione, organizzata dall’UO Principi e Valori della CRI e coordinata dal Delegato Tecnico Nazionale Principi e Valori Umanitari della CRI, Marzia Como, ha visto, inoltre, classificarsi al secondo posto la squadra della Lombardia e al terzo quella dell’Abruzzo. Oltre 140 studenti delle scuole superiori provenienti da tutta Italia, suddivisi in 18 squadre, si sono confrontati sull’applicazione del Diritto Internazionale Umanitario. Due giorni di gara intensi durante i quali i ragazzi sono stati impegnati in diversi scenari: dallo sbarco di persone migranti, alla visita ad un campo di prigionia, dall’intervista ad un prigioniero di un conflitto, ad un processo in un tribunale per i crimini di guerra.
In occasione di questa edizione è stato, inoltre, promosso il contest “Un viaggio nel tempo alla scoperta della nascita della CRI”: un concorso che ha previsto la produzione di un corto audiovisivo che racconti un viaggio nel tempo, fino a 160 anni fa, ad illustrare il percorso che ha portato alla nascita della Croce Rossa Italiana. Due i riconoscimenti assegnati, uno relativo all’aspetto grafico/comunicativo, aggiudicato dalla squadra della Toscana, e uno relativo ai contenuti, attribuito al team del Molise.
Oltre alla Gara DIU, nella due giorni di competizione, gli studenti sono stati coinvolti – inoltre – in un’attività interattiva collaterale. Un gioco a squadre dal titolo “1864”, dedicato al tema del 160° Anniversario della prima Convenzione di Ginevra, e strutturato su una serie di domande tematiche.
L’evento, realizzato sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, si è aperto con i saluti istituzionali di Rosario Valastro, Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana.
“In un momento in cui i conflitti sembrano non avere regole e dove tutto pare sia concesso, la Gara nazionale di Diritto Internazionale Umanitario non è soltanto un momento per riflettere sugli eventi che ci circondano ma soprattutto un modo sano per creare consapevolezza tra i giovani di tutti gli aspetti di una guerra e delle azioni umanitarie che la Croce Rossa può mettere in campo per supportare le popolazioni colpite – ha dichiarato Valastro – . Le violenze e le crudeltà che ogni giorno giungono i nostri occhi non possono passare per scontate, necessarie o, peggio ancora, essere giustificate. Vogliamo un futuro migliore in cui la dignità umana sia rispettata in ogni momento della giornata, in ogni contesto, anche durante un conflitto. E siamo convinti che competizioni come questa possano essere di grande stimolo per le giovani generazioni, per disegnare un domani all’insegna dell’umanità e del rispetto dei diritti di tutti, donne, uomini e bambini”.
Alla cerimonia di consegna dei premi, questa mattina, presente Edoardo Italia, Vicepresidente della CRI e Rappresentante dei Giovani CRI. I saluti istituzionali sono stati affidati ad Andrea Esteban Samà, Capo dell’Ufficio Diritti umani, diritto internazionale umanitario e sicurezza umana Direzione Generale per gli Affari politici e di sicurezza Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Irma Conti, Componente del Collegio del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, Gian Luca Beruto, Segretario Generale dell’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario di Sanremo, Elio Tomassetti, Presidente del Municipio XII di Roma, Julie Tenenbaum, Regional Legal Adviser del Comitato Internazionale della Croce Rossa, Giulio Bartolini, Coordinatore del Comitato Scientifico della CRI – Sezione DIU.