Durante la tregua il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha facilitato la liberazione di 97 ostaggi e 135 detenuti

Dopo 7 giorni di cessate il fuoco temporaneo a Gaza, la mattina di venerdì 1° dicembre sono ripresi i combattimenti che si sono estesi anche nel sud della Striscia, lasciando i civili senza alcun posto sicuro dove rifugiarsi. Il livello di sofferenza umana nel territorio interessato dal conflitto è intollerabile e il Movimento Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, ancora una volta, fa appello a entrambe le parti belligeranti affinché, in conformità con i loro obblighi in materia di Diritto Internazionale Umanitario (DIU), garantiscano la protezione di tutti i civili e una risposta efficace ai loro bisogni primari.

Il cessate il fuoco temporaneo era iniziato venerdì 24 novembre, in seguito all’accordo raggiunto tra Israele ed Hamas per il rilascio di ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza e dei detenuti palestinesi in Israele. Sarebbe dovuto durare fino a lunedì 27 ed è stato successivamente esteso per garantire una tregua umanitaria di sette giorni. Un lasso di tempo importante durante il quale il Movimento Internazionale ha continuato a operare in supporto della popolazione colpita, garantendo l’ingresso sicuro degli aiuti umanitari, l’evacuazione dei più fragili e la liberazione di 97 ostaggi e 135 detenuti grazie alla facilitazione del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) che, nel suo ruolo di intermediario neutrale, ha contribuito, inoltre, alle operazioni di ricongiungimento familiari.

Il cessate il fuoco temporaneo ha inoltre svolto un ruolo cruciale nel facilitare la consegna degli aiuti umanitari a Gaza e nel garantire un accesso sicuro al nord della Striscia. Il CICR è riuscito a consegnare due forniture di materiale medico al giorno agli ospedali, in particolare all’ospedale Nasser (Khan Younis) e all’ospedale Al-Aqsa (zona centrale). Ha inoltre continuato a supportare l’ospedale europeo di Gaza nell’assorbire il grande afflusso di pazienti. Il materiale medico consegnato era costituito da kit per ferite di guerra, articoli monouso, attrezzature chirurgiche vitali, letti pieghevoli e dispositivi per la mobilità come le stampelle.

Come riportato dalla Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, anche la Mezzaluna Rossa Palestinese continua a lavorare senza sosta, in circostanze estremamente pericolose, per rispondere ai bisogni umanitari urgenti nella Striscia di Gaza, mentre la Mezzaluna Rossa Egiziana fornisce materiale medico vitale, attrezzature di soccorso e assistenza logistica e tecnica essenziale per i settori della sanità e dei soccorsi nella Striscia.

La tregua della scorsa settimana ha fornito una piccola luce di speranza. Tuttavia, i bisogni umanitari restano immensi e l’arrivo dell’inverno aggiungerà ulteriori sofferenze e difficoltà. Per questo, il Movimento Internazionale continua a sottolineare alle parti in conflitto la necessità di garantire un accesso umanitario sicuro e prolungato per gli aiuti umanitari, nonché l’obbligo di trattare umanamente le persone private della libertà e di rilasciare quanto prima tutti gli ostaggi.

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