La musica che si interrompe, il rumore degli pneumatici che stridono sull’asfalto e poi delle lamiere che si accartocciano. La chiamata di soccorso al 118, le sirene e l’intervento dei soccorritori. Non se l’aspettavano assolutamente i 200 partecipanti, questo il numero massimo consentito, al Silent Party che si è svolto sabato sera nel particolare spazio sotterraneo del Park Contarine a Padova. Di solito si svolge all’aperto ma in questo caso si è creata una particolare scenografia con le postazioni dei dj installate all’interno di tre auto sportive. L’evento vede i partecipanti noleggiare una cuffia senza fili. Tre dj propongono in contemporanea, altrettanti generi musicali che si possono selezionare in ogni istante.
Decine e decine di persone si muovono a ritmo di musica in un’atmosfera di assoluto silenzio. Con questo evento speciale che ha visto la collaborazione dei Giovani del Comitato di Padova della Croce Rossa Italiana presieduto da Giampietro Rupolo, si è voluto lanciare un forte messaggio ricordando come gli incidenti stradali mietano purtroppo molte vittime soprattutto tra i giovani e causino traumi permanenti. Solo pochissime persone erano a conoscenza della particolare interruzione che verso mezzanotte in tutte le cuffie ha visto trasmettere i rumori di uno schianto.
I Giovani della CRI tra le 21 e le 22 hanno svolto un’attività di sensibilizzazione alla guida sicura. Hanno fatto indossare a chi lo desiderava, gli speciali occhiali che simulano la vista in base a diverse gradazioni alcoliche, facendo effettuare un semplice percorso. In questo modo si sono sensibilizzate in modo dinamico vari partecipanti, sui rischi dell’abuso di alcol soprattutto quando ci si mette alla guida.
I Giovani della Croce Rossa Italiana sono da sempre in prima linea per sensibilizzare sui danni che alcol e sostanze possono provocare alla salute e alla conduzione di mezzi di trasporto. Una situazione qual è stata quella del Silent Party in versione Fast and Furious, ha reso ancor più efficace l’attività. La prudenza in strada non è mai troppa e per questo bisogna diffondere la cultura della prevenzione ovunque e per chiunque.