Solidarietà e condivisione di buone pratiche e competenze tra consorelle

La Delegazione della Croce Rossa Camerunense (CRCS) ha effettuato una visita in Italia a marzo 2023 per rafforzare le sue capacità nell’affrontare le crisi umanitarie e gestire il fenomeno migratorio, ambiti in cui la Croce Rossa Italiana (CRI) ha maturato una solida expertise nell’ultimo decennio.

La delegazione, composta da 8 dirigenti della CRCS, tra cui la Presidente Nazionale, il Segretario Generale e il Focal Point Migrazione, ha avuto l’opportunità di acquisire competenze e know-how nella gestione dei flussi delle Persone in Movimento attraverso la condivisione di competenze tecniche da parte dell’Unità Migrazione, che ha presentato il suo approccio nella gestione del fenomeno migratorio, e dell’Unità Inclusione Sociale attiva nei settori di inserimento lavorativo e supporto psico-sociale..

L’esigenza di rafforzare l’operatività della CRCS in tali ambiti è dettata dal cambiamento del contesto sociopolitico del Camerun: il paese, un tempo elogiato per la sua relativa tranquillità in una regione caratterizzata da un’instabilità persistente, si trova oggi ad affrontare crisi multiple, complesse e sempre più impegnative.

Il conflitto armato nelle regioni anglosassoni, gli attacchi dei gruppi armati non statali nella regione dell’Estremo Nord, e l’afflusso di rifugiati provenienti dalla vicina Repubblica Centrafricana (CAR) nelle regioni orientali, stanno provocando sempre più tensioni sociopolitiche cause dirette dell’ aumento costante degli Sfollati Interni (oltre 955.000 Sfollati Interni e 485.000 rifugiati, secondo dati rilevati dall’UNHCR nel luglio 2022) e di persone esposte al rischio di insicurezza alimentare (secondo i dati del Governo camerunese, circa 300.000 persone sono a elevato rischio di insicurezza alimentare e circa 2.6 milioni non hanno un pasto garantito ogni giorno).

In questa complessa situazione, la Croce Rossa Italiana (CRI) sta supportando la Società Nazionale Camerunense attraverso un rafforzamento delle proprie capacità in materia di servizi forniti alle Persone in Movimento e di risposta alle crisi umanitarie, per consentirle di adempiere pienamente al proprio ruolo ausiliario dei poteri pubblici dello Stato in questi settori.

Durante la missione in Italia, gli 8 partecipanti hanno avuto l’opportunità di visitare il Centro di Accoglienza di Settimo Torinese e il Safe Point in Val di Susa gestito dalla CRI nel nord Italia. In tali occasioni i colleghi camerunensi hanno potuto osservare il lavoro informativo degli Operatori CRI nelle strutture, per quanto riguarda sia l’accesso ai servizi sociali e sanitari, che a quelli amministrativi e legali rivolti ai migranti. Altresì, hanno potuto assistere alle attività di accompagnamento e divulgazione dei volontari CRI, nonché i servizi specifici offerti al Mandato della Croce Rossa, tra cui il Restoring Family Links (RFL). L’obiettivo è aumentare la consapevolezza degli utenti verso i propri diritti, e promuovere la loro inclusione sociale e lavorativa.  L’esempio dei Safe Points della Croce Rossa Italiana è stato presentato nel 2018 alle Nazioni Unite come una delle best practices nel campo della gestione della migrazione, e potrebbe essere replicato in un contesto emergenziale quale quello camerunense.

Nel corso della visita, la leadership della CRCS ha scambiato opinioni e valutato insieme agli Operatori CRI e agli attori coinvolti nell’accoglienza e gestione della migrazione in Italia, quali azioni intraprendere. Durante questi scambi, la CRCS ha individuato come attività prioritaria la realizzazione di una cartografia delle rotte migratorie per identificare una posizione strategica per istituire un Safe Point nel proprio paese. Questa opportunità costituirà per la CRCS uno spunto per la redazione di una Strategia Migratoria volta a garantire protezione e assistenza ai migranti, ai rimpatriati, alle vittime di tratta e ai rifugiati.

La missione ha rappresentato il punto di partenza per una fruttuosa collaborazione tra le due Società Nazionali, concretizzatasi nel Progetto Bilaterale di Supporto alla Croce Rossa Camerunense nel rafforzare le sue competenze tecniche nella gestione della migrazione, che continuerà fino al 2024, volto a fornire protezione e ridare dignità alle Persone in Movimento in Camerun e nell’Africa Centrale.

L’impegno di CRI si inserisce nella più ampia Strategia tracciata dalla Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR) che prevede assistenza e supporto alle Persone in Movimento lungo tutta la rotta migratoria, e la necessità di una sinergia e di una stretta collaborazione tra le Società Nazionali dei paesi coinvolti, anche attraverso i lavori del Gruppo Sahel+ e del Coordination des Sociétés Nationales de l’Afrique centrale (COSNAC).

Gli sforzi di CRI e di tutto il Movimento mirano a dare priorità alla protezione e al rispetto dei diritti e delle dignità delle Persone in Movimento, affrontando il fenomeno migratorio in tutta la sua complessità e transnazionalità, ed intervenendo lungo tutta la rotta fin dai paesi di partenza dei migranti, quali il Camerun.

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