La costa ionica è interessata da un flusso migratorio costante. La presenza dei Volontari del Comitato della CRI di Crotone garantisce l’intera procedura di accoglienza, ad iniziare dal supporto sanitario e logistico. Ogni iniziativa è svolta in collaborazione con le Autorità locali e con i presidi medici presenti.
Proseguono infatti le attività della Croce Rossa Italiana al Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo (C.A.R.A.) di Crotone. Nella struttura, che ha accolto numerosi migranti, oltre alle attività di screening vengono realizzati numerosi progetti ed iniziative a supporto delle persone ospitate.
Recentemente è stata ripristinata la moschea, con due spazi, uno per gli sciiti e l’altro per i sunniti. È stata inoltre individuata un’area per la realizzazione di una chiesa rivolta alle persone di religione cristiana; i lavori per la sua realizzazione dovrebbero iniziare a breve.
Grande spazio alle attività ludiche. Presto nel centro verrà allestito un campo da calcio. Tante le iniziative rivolte ai minori, in collaborazione con l’associazione SOS Villaggio per bambini e l’associazione Fiori Florensi, e il coinvolgimento della cooperativa Kairos di Crotone, con progetti di inclusione con i coetanei del territorio.
In occasione del naufragio di Cutro dello scorso 26 febbraio, l’equipe multi-disciplinare del C.A.R.A., insieme ai volontari del Comitato della CRI di Crotone, si è occupata, oltre che dell’accoglienza dei superstiti, anche dell’assistenza psicosociale dei parenti, arrivati da altri Paesi per le operazioni di riconoscimento delle vittime. In occasione di questa grave crisi è stata inoltre riavviata la collaborazione – già svolta da settembre a dicembre 2022 – con Medici Senza Frontiere, al fine di implementare le attività sanitarie a favore delle persone ospitate nel C.A.R.A..
Inoltre, il Comitato locale della CRI ha dato il via da ottobre 2022 ad un “Tavolo sulle vulnerabilità”: l’incontro, a cadenza settimanale, si svolge ancora oggi con la partecipazione – sia in presenza che in videoconferenza – dei rappresentanti di Unhcr, Euaa, ASP locale, Save the Children e Unicef. Lo scopo del tavolo è consentire alle realtà presenti di confrontarsi e pianificare gli interventi di ognuno nel rispetto del proprio mandato e delle proprie competenze, con una sinergia tale da garantire percorsi di inclusione e integrazione per i soggetti più fragili.