Abbiamo avuto le nostre vittime, Volontarie e Volontari che sono stati colpiti a morte dal Covid e contemporaneamente sono stati testimoni in prima linea di una battaglia sulla quale non ci siamo risparmiati, quella contro la pandemia.

In questa Giornata che vuole tenere viva la memoria verso le vittime, un posto indelebile va a coloro tra noi che non ce l’hanno fatta, ai loro familiari, ai Comitati di appartenenza. La pandemia recente ci ha insegnato, ancora di più, che il Volontariato è una risorsa imprescindibile delle nostre comunità. Tutte e tutti siamo stati all’altezza di una sfida epocale nella quale tanti hanno sofferto le conseguenze di un’emergenza che ci ha colpito sul piano della salute e su quello sociale ed economico. Indelebili rimarranno le immagini più dure, di quelle bare trasportate dai camion militari. Indelebile rimarrà la memoria delle terapie intensive, dei medici e del personale sanitario impegnati allo stremo, delle ambulanze che soccorrevano i malati, lo strazio dei familiari delle vittime. Il nostro tempo, fatto spesso di consumo veloce di notizie, a volte di superficialità anche nelle tragedie più dure, ha bisogno invece di coltivare la memoria, che è anche la migliore forma di rispetto per chi non ce l’ha fatta. A tutte le componenti della Croce Rossa Italiana, ai Corpi Ausiliari, ai Volontari, ai Comitati spetta anche questo compito. Quello di non dimenticare e di essere testimoni di quella fratellanza che si costruisce giorno per giorno e che nelle situazioni di emergenza affiora come, forse, l’unico modo per far vincere la speranza anche lì dove sembra non esserci più. A chi ci ha lasciato per sempre, gli onori della Croce Rossa tutta.

Il Presidente CRI Rosario Valastro

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