continua l'impegno della mezzaluna rossa per le persone colpite dal sisma. L'ifrc avverte: la salute mentale della popolazione rischia di diventare la nuova emergenza

A quasi un mese dalle due devastanti scosse di terremoto che hanno colpito la Turchia e la Siria, la situazione è ancora molto critica. Oltre ai servizi essenziali alla popolazione, cresce la necessità di rafforzare il supporto psicosociale per le persone che, in pochi attimi, hanno perso tutto e adesso stanno vivendo una condizione di incertezza e smarrimento.

Sin dai primi momenti la Mezzaluna Rossa Turca e Siriana, con il sostegno della Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC), hanno risposto ai bisogni umanitari urgenti delle persone attivando immediatamente servizi di pronto soccorso e assistenza sanitaria e distribuendo cibo, acqua, prodotti per l’igiene, abbigliamento invernale e coperte. Eppure, nonostante l’invio immediato di aiuti, il trauma subito dalla popolazione dopo il devastante terremoto rischia ora di trasformarsi in una nuova emergenza. Le persone che hanno perso tutto, infatti, stanno vivendo un vero e proprio crollo mentale. Una condizione drammatica che interessa anche moltissimi operatori sanitari e soccorritori impegnai, si dai primi momenti, nell’incessante attività di ricerca, soccorso e supporto alle persone in difficoltà.

Per far fronte a questo bisogno, la Mezzaluna Rossa Turca ha allestito degli spazi di accoglienza dove incontrare le persone, offrire supporto psicosociale e far giocare i bambini in sicurezza. Sono oltre 42 mila le persone supportate fino ad ora, inclusi soccorritori e operatori sanitari fortemente provati dal contesto. Anche in Siria le squadre della Mezzaluna Rossa si sono immediatamente attivate per sostenere le comunità colpite dal terremoto. Sono oltre 30 mila, soprattutto bambini, le persone raggiunte dal supporto psicosociale della Mezzaluna Rossa Siriana che, inoltre, continua a fornire costante assistenza sanitaria attraverso unità mobili e cliniche di riabilitazione per le persone più fragili. Lì dove il terremoto ha causato enormi danni, infatti, le persone vivevano già in condizioni di grave precarietà a causa del conflitto in corso e, ora più di prima, necessitano di assistenza e sostegno. Uno dei primi interventi di aiuto è stato la distribuzione di oltre 1,2 milioni di beni di prima necessità – cibo, vestiti e prodotti per l’igiene necessari per prevenire epidemie e malattie virali – e il supporto sanitario portato avanti grazie alle cliniche mobili utilizzate anche dalla Mezzaluna Rossa Turca per fornire assistenza nelle aree più colpite e difficili da raggiungere. A questo si aggiungono oltre 94 milioni di pasti caldi distribuiti dai volontari in Turchia e, laddove i mercati funzionano, la consegna agli sfollati di 140.000 buoni in contanti.

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