“L’ascolto dovrà essere elemento cardine del nostro operato, rendendoci capaci di riconoscere ed affrontare le vulnerabilità, anche quelle più nascoste”. Entro 120 giorni per le nuove elezioni
Rosario Valastro è il nuovo Presidente della Croce Rossa Italiana. A seguito del Consiglio Direttivo Nazionale che si è svolto ieri sera, il già Vicepresidente della CRI ha infatti prestato giuramento per il nuovo incarico. È lui dunque la nuova guida per i 150.000 Volontari e Volontarie e punto di riferimento per gli oltre 600 Comitati dell’Associazione.
“Sono molto emozionato per questo incarico. Da giovanissimo – ha dichiarato Rosario Valastro, Presidente della CRI – nelle vesti di Volontario, entrai a far parte di questa Associazione e ora mi trovo alla sua guida. So benissimo di avere una grande responsabilità nei confronti di una realtà tanto prestigiosa come la Croce Rossa Italiana, dei Comitati territoriali, dei Volontari e dei Dipendenti. Donne e uomini della CRI, il mio impegno nei vostri confronti sarà in primis quello di ascoltarvi, perché credo che solo dal confronto diretto possano emergere le migliori soluzioni per il presente e il futuro della Croce Rossa. La parola ‘ascolto’ dovrà essere elemento cardine del nostro operato, rendendoci capaci di riconoscere e affrontare le vulnerabilità, anche quelle più nascoste, di far fronte sempre e in ogni situazione alle necessità dei più fragili. Chi ha bisogno dovrà sentire la nostra presenza al suo fianco, dovrà capire che noi ci siamo, che non lo lasceremo solo. Volontari e Volontarie siate orgogliosi della Croce Rossa e dei suoi Principi, della sua storia e di quanto fatto fino a oggi per alleviare le sofferenze di chi è in difficoltà, per non aver indietreggiato davanti a emergenze, disastri o gravi crisi”.
“Rivolgo il mio più sincero saluto ai membri del Consiglio Direttivo Nazionale, al Corpo Militare ausiliario delle Forze Armate e al Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, nostra storia e nostro presente, alla Consulta Nazionale della Croce Rossa, con cui condividerò ogni passo per assicurare un periodo sereno ed efficace nei risultati. Ringrazio il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – ha aggiunto Valastro – nostro punto di riferimento, per il suo alto magistero a presidio della tutela della dignità dell’uomo; garantisco che ci adopereremo affinché sia sempre orgoglioso dell’impegno e del lavoro svolto dalla Croce Rossa Italiana”.
“Entro 120 giorni – ha poi concluso il Presidente della Croce Rossa Italiana – verranno indette le elezioni che daranno vita al nuovo Consiglio Direttivo Nazionale. Sarà garantito l’assoluto rispetto delle modalità e delle tempistiche indicate nello Statuto e nei regolamenti. In questo periodo la Croce Rossa Italiana non si fermerà e, con la forza dei suoi Volontari, quella del nostro fondatore Henry Dunant, continuerà a far sentire la sua presenza, in mezzo alla gente e per la gente, confermandosi ancora una volta un’Italia che aiuta”.
Giovedì 12 gennaio, il Presidente della CRI, Rosario Valastro, si recherà al Cimitero di Poggioreale (Napoli) per rendere omaggio a Ferdinando Palasciano, storico precursore della Croce Rossa Italiana. Sua l’idea che i feriti di guerra fossero ritenuti neutrali, che fossero aumentati gli uomini e i mezzi occorrenti per curarli e proteggerli, e che infine fosse costituito un Ente sovranazionale capace di proteggerli, curarli e punire i trasgressori. “Bisognerebbe che le potenze belligeranti, nella dichiarazione di guerra, riconoscessero reciprocamente il principio della neutralità dei combattenti feriti o gravemente infermi, e che adottassero rispettivamente quello dell’aumento illimitato del personale sanitario durante tutto il tempo della guerra”. Questo il discorso pronunciato da Palasciano, Ufficiale medico dell’esercito Borbonico, il 28 gennaio del 1861 a Napoli. Tre anni dopo nacque la Croce Rossa Italiana.