Dalla Costa Concordia ad oggi in un dialogo con Franco Gabrielli, Rosario Valastro, Gaja Cenciarelli e Lorenza Pieri
Incontro a Roma il 9 dicembre 2022, ore 12:30, presso La Nuvola (Sala Luna)
La Croce Rossa Italiana porta “Il senso di comunità” a “Più libri più liberi”, il Festival della piccola e media editoria organizzato dall’Associazione Italiana Editori (AIE) a La Nuvola (Roma). Il 9 dicembre, alle ore 12:30, nella Sala Luna, è in programma un incontro sulle vicende legate al naufragio della Costa Concordia, un dialogo al quale parteciperanno Rosario Valastro, Vicepresidente della Croce Rossa Italiana (CRI), Franco Gabrielli, Sottosegretario con delega ai Servizi segreti, Gaja Cenciarelli, scrittrice, e Lorenza Pieri, scrittrice e giornalista. Tutto partirà dal libro “Naufragi e nuovi approdi, dal disastro della nave Concordia al futuro della Protezione Civile” (Baldini & Castoldi editore) scritto proprio da Gabrielli, che ai tempi dell’accaduto, oltre che Prefetto, era stato nominato Commissario delegato per l’emergenza Concordia, e presentato al Museo Internazionale della Croce Rossa di Castiglione delle Stiviere il 23 settembre scorso.
Era il 13 gennaio del 2012 quando la nave, salpata dal porto di Civitavecchia e diretta a Savona, una volta arrivata in prossimità dell’isola del Giglio si scontrò con alcuni scogli; l’urto aprì sul lato sinistro dell’imbarcazione una lunga falla che ne causò l’inabissamento parziale.
“La Croce Rossa Italiana fu impegnata fin dalle prime ore del naufragio nelle operazioni che seguirono questa grave emergenza – ha spiegato Rosario Valastro, Vicepresidente della CRI – prestando inoltre supporto psicologico ai familiari dei dispersi. La vicenda tenne col fiato sospeso un intero Paese e vide Volontari e Volontarie della CRI, Uomini e Donne delle Forze dell’Ordine e della Protezione Civile impegnati insieme, uniti tanto nella ricerca di sopravvissuti quanto nelle attività di soccorso. Da questa vicenda scaturì un forte senso di comunità, capace di trasmettere a chiunque stesse soffrendo che non era solo ma che aveva vicino tante persone, tutte disposte ad aiutare, a sostenere e a raggiungere con un abbraccio piuttosto e con un sorriso chi ne aveva bisogno”.