Migliaia di persone migranti scompaiono ogni anno lungo il loro viaggio verso l’Europa. Le ragioni sono diverse: smarrimento, detenzione, in molti casi morte. Secondo i dati raccolti dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, sono 3.300 le persone di cui si sono perse le tracce nel 2021. Anche se nella realtà sono molte, molte di più.
E per ognuno di loro c’è una famiglia, sparsa nel mondo, che resta senza notizie e in profonda ansia. Una questione umanitaria spesso trascurata e sulla quale il Movimento di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa continua a mantenere alta l’attenzione e si impegna ogni giorno.
LA CAMPAGNA
Quest’anno, per la Giornata Mondiale delle Persone Scomparse, la Croce Rossa Italiana ha aderito alla campagna #NoTraceOfYou del Comitato Internazionale delle Croce Rossa con l’obiettivo di sensibilizzare il grande pubblico su questo problema umanitario e promuovere il servizio di Restoring Family Links.
Punto di partenza della campagna è la statistica dell’OIM per il 2021: 3.300 persone migranti scomparse durante il viaggio verso l’Europa. Come comprendere questo dato e il dramma che c’è dietro a questa cifra? In un spot video viene simulata la scomparsa di altrettante persone da ambienti familiari e di grande impatto visivo: una spiaggia, un parcheggio, una tribuna di calcio.
È stato creato anche un sito web dedicato alla campagna (www.notraceofyou.org) dove poter avere anche maggiori informazioni sulle attività della Croce Rossa.
IL SERVIZIO
Attraverso il servizio di Restoring Family Links, il Movimento della Croce Rossa lavora insieme alle famiglie nella ricerca dei loro parenti scomparsi e le sostiene offrendo loro anche un supporto psicosociale. La Croce Rossa Italiana e le altre Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa – insieme al Comitato Internazionale di Croce Rossa – operano in tutto il mondo per rintracciare i familiari e ristabilire il legame con i loro cari. Un impegno che si traduce nella ricerca dei congiunti scomparsi, nel ristabilimento e mantenimento dei loro contatti, nel supporto alla riunificazione e nel tentativo di chiarire la sorte dei dispersi, anche attraverso attività volte a facilitare l’identificazione dei corpi senza nome.