Nello spazio Biblioteca Virtuale “Nuclear Experience” sono state selezionate alcune opere artistiche di carattere narrativo che descrivono gli effetti e le conseguenze dell’esplosioni nucleari, tramite la testimonianza diretta di coloro che hanno vissuto quel dramma.
Questa raccolta rappresenta, via via, un luogo dove poter prendere coscienza delle conseguenze nefaste che l’uso di queste armi provocano, grazie al preziosissimo contributo umano degli hibakusha – i sopravvissuti, frutto della loro volontà ferrea di voler tramandare quanto da loro vissuto come monito alle generazioni future.
Qui si possono trovare dei riferimenti utili per approfondire l’importanza del disarmo nucleare richiesta da sempre a gran voce dal Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, per liberare il mondo dalla minaccia nucleare.
Eventuali segnalazioni di altre opere possono esser fatte inviando un’e-mail al seguente indirizzo: corsonuclearexperience.2023@cri.it
libri
Hachiya Michihiko – Diario di Hiroshima: 6 agosto-30 settembre 1945 a cura di Warner Wells; traduzione di Francesco Saba Sardi con uno scritto di Elias Canetti Milano.
Abstract: Il diario del medico Michihiko Hachiya comprende 56 giorni a Hiroshima, dal 6 agosto, il giorno della bomba atomica, al 30 settembre 1945. È scritto come un’opera della letteratura giapponese: precisione, delicatezza e responsabilità sono i suoi tratti essenziali. Un medico moderno, che è tanto giapponese da credere irremovibilmente nell’imperatore, anche quando questi annuncia la capitolazione. In questo diario quasi ogni pagina è degna di riflessione. Se ne impara più che da ogni altra descrizione successiva, poiché si è coinvolti nell’inesplicabilità dell’accaduto fin dal principio: tutto è assolutamente inesplicabile. (dallo scritto di Elias Canetti).
Hayashi Kyoko – Nagasaki: racconti dell’atomica; traduzione di Manuela Suriano Roma, Gallucci.
Abstract: Tradotta qui per la prima volta in lingua italiana, Kyoko Hayashi è un punto di riferimento assoluto per la memoria della bomba atomica e l’elaborazione di quell’evento di distruzione assoluta. L’autrice si è sempre considerata una testimone del 9 agosto e in quanto tale si è fatta carico della narrazione dell’olocausto nucleare affinché non sprofondasse nell’oblio e mantenesse la sua valenza di monito per le generazioni future. Nel racconto I due segni tombali i fatti di Nagasaki sono visti attraverso la storia di due ragazze adolescenti, Yòko e Wakako. Il luogo del rito ripercorre i giorni seguenti il bombardamento fino a coprire un arco di trent’anni. Il barattolo racconta il convivere dei superstiti con il terrore per le conseguenze dell’atomica, mentre II raccolto esprime i timori per la contaminazione generata dall’uso civile del nucleare.
Oe, Kenzaburo Note su Hiroshima; tradotto da Gianluca Coci Milano, Garzanti.
Abstract: Alle 8:15 del 6 agosto 1945, un aereo statunitense sgancia un ordigno nucleare sulla città di Hiroshima, e dal quel momento il mondo cambia per sempre. In questo commovente ricordo, Kenzaburo ci racconta delle tante vittime – giovani, anziani, donne e bambini – causate da quell’esplosione, ma anche dei valorosi sforzi compiuti in quei terribili momenti, e negli anni a venire, dai medici e dai sopravvissuti. Nelle parole del più importante scrittore giapponese contemporaneo, si denuncia con forza l’enormità della devastazione compiuta, ma contemporaneamente prende vita il ritratto dolce e sensibile della gente di quella città distrutta. E, attraverso le testimonianze raccolte, nasce dalle pagine di questo libro un accorato e fermo atto d’accusa contro il proliferare delle politiche nucleari, e contro ogni tipo di violenza.
Hersey John – Hiroshima: Il racconto di sei sopravvissuti; traduzione di Annalisa Carena, Skira.
Abstract: Il 6 agosto 1945 una bomba atomica di potenza inaudita esplode al centro di Hiroshima, causando migliaia di vittime nell’immediato e altre migliaia in seguito a causa delle radiazioni. Meno di un anno dopo, il giornalista John Hersey si reca sul posto a intervistare sei superstiti: per la prima e unica volta il New Yorker dedica l’intero numero al suo reportage che, visto l’enorme successo e l’eco fortissima, diventa libro. Nel 1985 l’autore torna in Giappone per ritrovare i sei sopravvissuti, aggiungendo un’appendice al volume. Hersey dà un volto umano, un nome e una storia alle sconvolgenti conseguenze dell’impiego della nuova arma nucleare, consegnando una testimonianza indimenticabile ai contemporanei e alle generazioni future
Mikamo Akiko – Sopravvissuto alla bomba atomica; traduzione di Massimiliano Borelli, Newton Compton.
Abstract: Giappone, 6 agosto 1945. Una qualsiasi mattina a Hiroshima. Shinji Mikamo ha diciannove anni e sta aiutando il padre a preparare la loro casa che deve essere demolita, quando un lampo accecante li sorprende. Prima che Shinji possa comprendere ciò che sta accadendo, una palla di fuoco colossale divampa e poi spegne tutto. Una bomba atomica, a un chilometro circa di distanza, ha appena distrutto Hiroshima. Questo libro è la storia dell’uomo che sopravvisse miracolosamente alla prima bomba atomica. 70 anni dopo sua figlia Akiko ha dato voce alla sua tragedia personale in queste pagine di drammatica autenticità. Un racconto lucido e dettagliato della vicenda che ha causato migliaia di morti, determinato terribili conseguenze sulla salute e scosso le coscienze del mondo intero.
Jungk,
Jungk Robert – Hiroshima, il giorno dopo; PGreco.
Abstract: Poco tempo dopo le esplosioni nucleari che sconvolsero il Giappone e le coscienze degli uomini, Robert Jungk si recò in quel Paese per raccontare il giorno dopo Hiroshima. Eventi nazionali, locali, vite private e testimonianze si intrecciano in una grande narrazione che ha l’obiettivo di denunciare la follia della guerra e dell’autodistruzione, ma anche di mantenere aperta una speranza nella necessità del ricordo. Robert Jungk era nato nel 1913 in Austria e aveva iniziato una fortunata carriera di giornalista; dopo l’occupazione nazista dell’Austria era fuggito in Svizzera dove continuò a pubblicare scritti polemici contro il nazismo, e fu rinchiuso anche in un campo di internamento svìzzero. In questi anni potè analizzare a fondo il destino e il futuro dell’umanità in un mondo dilaniato da stermini, massacri, dalla bomba atomica, dalla contrapposizione fra popoli e paesi.
Maurizi Stefania – Una bomba, dieci storie: gli scienziati e l’atomica; Mondadori.
Monografia edita in un solo anno: 2004
Lingua: Italiano
Abstract: Un intreccio ancora in parte nebuloso di racconti di vita e storie legate alla tragica invenzione della bomba atomica. Dieci scienziati e protagonisti – americani, inglesi, giapponesi, tedeschi – sopravvissuti a quell’epoca, raccontano i loro destini e le differenti versioni, spesso inedite, di vincitori e sconfitti, sulla realizzazione dell’arma che pose fine alla guerra e aprì un’epoca nuova. Oggi sembrano racconti lontani, ma sono attraversati da un dolore e dal peso di una responsabilità accecanti, come la luce di quel fungo di morte. Sheinkin,
Sheinkin Steve – L’atomica: la corsa per costruire (e rubare) l’arma più pericolosa del mondo; traduzione di Nello Giugliano; Il castoro.
Monografia edita in un solo anno: 2015
Lingua: Italiano
Abstract: Nel dicembre del 1938, un chimico tedesco fece una scoperta che cambiò per sempre le sorti del mondo: posizionato accanto a del materiale radioattivo, un atomo di uranio si divide in due parti. La scoperta innescò una corsa scientifica che vide impegnati ben tre continenti in un’intensa attività di spionaggio e ricerca: in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, le spie sovietiche si fecero strada all’interno della comunità scientifica; in Norvegia un gruppo di combattenti sabotò l’approvvigionamento idrico dei tedeschi; e negli Stati Uniti, ai confini del deserto, nella remota località di Los Alamos, un eccezionale gruppo di scienziati avviava in segreto il Progetto Manhattan. Questa è la storia delle cospirazioni, dei segreti, delle macchinazioni e del genio che hanno portato alla creazione dell’arma più potente e pericolosa al mondo. Questa è la storia della bomba atomica.
fumetti
Alcante Didier – Bollée, Laurent Frédéric; La Bomba; traduzione Fabrizio Ascari; L’ippocampo.
Abstract: L’incredibile storia dell’arma più spaventosa mai creata. Il 6 agosto del 1945, una bomba atomica devasta Hiroshima. Decine di migliaia di persone vengono polverizzate all’istante. E il mondo intero scopre inorridito l’esistenza della bomba atomica, prima arma di distruzione di massa. Ma in quale contesto, come e da chi questo strumento di morte ha potuto essere sviluppato? Questo romanzo grafico racconta i retroscena e i personaggi chiave di questo avvenimento storico di cui ricorre nel 2020 il 75° anniversario. Dalle miniere di uranio del Katanga fino al Giappone, passando per la Germania, la Norvegia, l’URSS e il Nuovo Messico, si è svolta una successione di fatti talmente straordinari da sembrare incredibili. Tutti vengono qui raccontati attraverso i loro protagonisti: siano essi responsabili politici (Roosevelt, Truman), scienziati passati alla posterità (Einstein, Oppenheimer, Fermi…) o personaggi importanti rimasti quasi sconosciuti, come Leó Szilárd (figura di spicco di questo album, scienziato che mosse mare e monti perché gli USA sviluppassero la bomba e poi fece l’impossibile perché non la impiegassero mai), Ebb Cade (un operaio afro-americano cui si iniettò del plutonio per studiarne gli effetti sulla salute) o Leslie Groves (il generale che diresse con pugno di ferro il progetto Manhattan) – senza dimenticare, naturalmente, gli abitanti e la città di Hiroshima, ricostituita ne La bomba in maniera autentica. Estremamente documentata, ma soprattutto appassionante, paragonabile in questo alla miniserie televisiva statunitense e britannica Chernobyl, quest’opera s’impone già come il testo di riferimento sulla storia della bomba atomica.
Gen di Hiroshima, lett. “Gen a piedi nudi” è uno shonen manga di Keiji Nazakawa pubblicato in giappone in 10 volumi tra il 1973 ed il 1987.
Abstract: La storia inizia nel 1945, durante gli ultimi mesi della seconda guerra mondiale. Protagonista è un bambino di sei anni di nome Gen Nakaoka, che vive a Hiroshima insieme alla famiglia soffrendo della povertà dovuta al conflitto come la stramaggioranza della popolazione civile. Daikichi, il padre di Gen, è fortemente contrario alla guerra, ritenendo che serve solo a far arricchire ulteriormente i potenti mentre la gente comune ne risente. Un giorno si presenta ubriaco a un addestramento obbligatorio e manifesta apertamente il suo dissenso; a causa della forte mentalità imperialista che vige in Giappone, ciò porta i Nakaoka a essere bollati come traditori della patria e a essere sottoposti a discriminazioni e vessazioni da parte dei vicini. Koji, il primogenito, non sopportando le umiliazioni decide di arruolarsi in Marina contro il volere dei genitori per restituire l’onore alla propria famiglia. Akira, un altro dei fratelli, viene mandato in campagna per lavorare con diversi altri bambini evacuati; in città dei Nakaoka rimangono quindi i genitori, Gen, suo fratello minore Shinji e sua sorella maggiore Eiko (la quale non è stata inviata in campagna perché troppo debole).Il 6 agosto 1945 gli americani rilasciano su Hiroshima una bomba atomica. Gen si salva fortuitamente perché il muro della scuola lo protegge dall’esplosione, mentre la sua casa crolla intrappolando tra le macerie Daikichi, Eiko e Shinji, che vengono bruciati vivi dagli incendi sviluppati dall’esplosione. Per lo shock dell’accaduto, Kimie partorisce prematuramente con l’aiuto di Gen una bambina che viene chiamata Tomoko.Gen assiste alle catastrofiche conseguenze della bomba tra i cittadini di Hiroshima: le strade pullulano di cadaveri e persone dai corpi sfigurati, molte delle quali muoiono rapidamente. Anche le persone apparentemente sane o illese, come i soldati incaricati di smaltire i corpi, contraggono malattie a causa delle radiazioni che portano i loro organismi a un rapido disfacimento e alla morte. Sempre per le radiazioni, Gen perde tutti i capelli e rimane calvo.Kimie, Gen e Tomoko vengono ospitati da Kiyo, un’amica d’infanzia di Kimie, ma vengono sottoposti alle prepotenze della suocera e dei figli di Kiyo, che vorrebbero sfrattarli. Gen incontra casualmente una banda di bambini rimasti orfani; uno di loro, Ryuta Kondo, è fisicamente identico al defunto Shinji. Gen lo salva dal pestaggio di alcuni contadini che aveva cercato di derubare e lui e Kimie decidono di occuparsi di Ryuta.In cerca di lavoro a Enami per procurarsi del cibo, Gen viene assunto da Hidezo Yoshida, un uomo benestante locale, che lo incarica di occuparsi di suo fratello Seiji, rimasto invalido e ustionato in tutto il corpo dalla bomba: ciò lo ha reso un reietto, dal momento che anche la sua famiglia ora è disgustata da lui e vorrebbe solo che morisse per liberarsi della vergogna di averlo in casa, temendo anche che possa trasmettere loro “il flash”, ovvero la malattia di radiazioni. Dopo un’iniziale ostilità, Gen capisce la sofferenza che sta passando Seiji, il quale era anche un aspirante pittore che ha dovuto rinunciare alla sua carriera. Il bambino lo incoraggia a riprendere a dipingere con la bocca, ma poco tempo dopo Seiji muore e sono Gen e Ryuta ad occuparsi della sua cremazione.Il 15 agosto 1945, il Giappone si arrende incondizionatamente alla guerra e Akira e Koji si ricongiungono al resto della famiglia. La suocera di Kiyo riesce a scacciare i Nakaoka, che vanno a vivere in un rifugio antiaereo abbandonato e poi in una casa costruita da loro. In cerca di cibo, Gen e Ryuta incontrano un veterano e un suo amico che si fanno aiutare da loro per rubare del latte alla guarnigione americana del corpo di spedizione. Gli uomini in realtà sono membri della Yakuza, che li hanno raggirati per rivendere il latte al mercato nero. I due bambini li affrontano e Gen viene picchiato duramente, quindi Ryuta recupera una pistola (ottenuta in seguito al disarmo dell’esercito) e li uccide. In fuga dalla polizia, Ryuta viene aiutato da un altro membro della Yakuza, che lo convince a unirsi all’organizzazione criminale per evitare problemi ai Nakaoka.Gen e Akira tornano a scuola, ma Tomoko viene rapita da un gruppo di uomini che hanno perso i propri cari nella bomba e la vedono come una nuova ragione di vita. La bambina si ammala (per malnutrizione o a causa delle radiazioni) e Gen cerca di racimolare i soldi per le cure necessarie, imparando i canti sutra e venendo aiutato dal signor Park, un suo ex vicino coreano che ha fatto recentemente fortuna. Nonostante gli sforzi, Tomoko muore. Gen rimane scioccato per la morte della sorella e passa diverse settimane chiuso in se stesso. Successivamente si accorge che i suoi capelli stanno ricrescendo, così come il grano piantato sui resti bruciati della sua casa, e ciò fa nascere in lui nuovamente speranza per il futuro. Mazinga
Mazinga contro l’atomica.
Gli anime giapponesi degli anni Settanta come metafora della guerra.
Editore: Cento Autori.
Lingua: Italiano.
Abstract: Da Mazinga a Gundam, da Goldrake a Gatchmen: le più belle e importanti serie di anime giapponesi degli anni Settanta, analizzate sia come cartoni animati che hanno influenzato l’immaginario collettivo di almeno due generazioni di giovani e che sono ancora oggi trasmesse dalle televisioni di mezzo mondo, Italia compresa, sia utilizzando gli strumenti delle scienze politiche, della sociologia, delle relazioni internazionali e della strategia militare. Le serie animate, infatti, sono lette in questo libro come metafora delle conseguenze subite dal Giappone dopo la sconfitta della Seconda Guerra Mondiale e della successiva Guerra Fredda.
cinema
Zinni Maurizio – Schermi radioattivi: l’America, Hollywood e l’incubo nucleare da Hiroshima alla crisi di Cuba.
Abstract: L’incubo nucleare ha funestato l’immaginario collettivo mondiale fin dalle prime notizie sulla distruzione della città giapponese di Hiroshima. Il 6 agosto 1945 si chiudeva una stagione luttuosa per il genere umano, ma il futuro di pace che si voleva costruire sorgeva all’ombra di una minaccia potenzialmente definitiva per le sorti del pianeta. Gli Stati Uniti vennero chiamati a confrontarsi direttamente con le profonde implicazioni dell’energia atomica e dei suoi possibili impieghi. Fu la politica stessa e furono gli uomini che per primi ebbero il compito di decidere dell’utilizzo di questa forza misteriosa e onnipotente a impostare un discorso ufficiale sulla nuova scoperta che ne dava un ritratto allo stesso tempo mitico e scientifico, in grado di proiettare la curiosità della società americana su orizzonti indefiniti, abitati da poche certezze e da molte fantasie, spesso cariche di dubbi e ansie. Negli anni più caldi della guerra fredda Hollywood, fabbrica di sogni e di inquietudini, si fece specchio dell’atteggiamento contrastante dell’opinione pubblica rispetto alla questione nucleare attraverso una serie di opere di genere poliziesco, noir, horror e fantascientifico che diedero consistenza cinematografica alle paure e alle speranze di una popolazione al tempo stesso affascinata e spaventata dall’atomo. Una narrazione pubblica che fondeva, fino a renderli indistinguibili, timori ancestrali e utopie futuribili, moniti millenaristici e promesse tecnologiche, fede e ragione…
Kubrick Stanley – Il dottor Stranamore, ovvero come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba.
Abstract: Uno psicopatico generale dell’aviazione americana, per salvare il mondo da un inesistente complotto comunista, ordina di attaccare l’Unione sovietica con bombardieri atomici scatenando il conflitto nucleare.
Spottiswoode,
Spottiswoode Roger – Hiroshima.
Abstract: 1945. Alla morte di Roosevelt il nuovo presidente Harry Truman deve prendere un’importante decisione che può salvare o costare la vita di migliaia di persone. Seguendo le orme del suo predecessore, Truman approva una nuova e potentissima arma nucleare costata anni di ricerche e ingenti investimenti statali. L’uso di questa nuova arma porrebbe fine alla sanguinosa e estenuante guerra con il Giappone affermando allo stesso tempo la supremazia militare e politica degli Stati Uniti sul mondo intero.
Joffe Roland – L’ombra di mille soli.
Abstract: In un angolo sconosciuto del deserto del New Mexico, il ‘Progetto Manhattan’ sta per essere concluso: la bomba atomica è quasi pronta. L’apparato militare americano è coordinato dal generale Groves in qualità di organizzatore del progetto, mentre il fisico J. Robert Oppenheimer è il responsabile scientifico del piano. Il conflitto latente che si percepisce tra Groves e Oppenheimer fa emergere i dissidi interiori dei protagonisti: da una parte il fisico, lavorando in un progetto bellico, risolve tutti i propri sensi di colpa con un processo di razionalizzazione in nome della verità della scienza, dall’altro si comprende come le due atomiche su Hiroshima e Nagasaki ebbero la funzione politica di minacciare l’allora potente URSS.
Edwards Garet – Godzilla.
Abstract: Godzilla è un kaijū (“mostro misterioso”) del cinema giapponese, protagonista di una lunga serie di film a partire da Godzilla (1954). La sua fama si è gradualmente espansa anche all’estero, tanto da divenire uno dei più famosi mostri del mondo e della storia del cinema di fantascienza e fantastico, apparendo in videogiochi, romanzi, fumetti, serie televisive, ventinove film prodotti dalla Toho e tre film di Hollywood. Il personaggio viene spesso nominato “Il Re dei Mostri”, un nomignolo coniato in Godzilla, King of the Monsters!, la versione americana del film del 1954. Godzilla è raffigurato come un enorme mostro marino preistorico, risvegliato e potenziato dalle radiazioni nucleari. Concepito quando il ricordo dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki e l’incidente del Daigo Fukuryu Maru era ancora vivido, il personaggio fu inteso come una metafora per le armi nucleari. Più la serie progrediva, più certi film raffigurarono Godzilla come un eroe, mentre altri mantenevano la caratterizzazione originale di un mostro distruttivo. Con la fine della guerra fredda, vari film girati dopo il 1984 cambiarono il simbolismo del personaggio da uno rappresentante delle armi nucleari a uno che rappresenta la dimenticanza del Giappone verso il suo passato imperialista e i disastri naturali.
John Badham e Matthew Broderick – Giochi di guerra
Abstract: Hacker adolescente riesce ad entrare nel computer del Ministero della difesa americano rischiando di scatenare la Terza guerra mondiale. Insieme alla sua ragazza e ad un genio informatico, David riesce, in una corsa contro il tempo mozzafiato, a battere il suo antagonista ed evitare una guerra nucleare.
documentari
L’inizio della fine delle armi nucleari, realizzato da Álvaro Orús e Tony Robinson, prodotto da Pressenza.
Abstract: L’inizio della fine delle armi nucleari “racconta la storia di come le Nazioni Unite siano arrivate ad approvare un nuovo trattato per proibire le armi nucleari, nonostante il fatto che la maggior parte della popolazione mondiale non sappia del trattato né comprenda la minaccia che le armi nucleari rappresentano oggi per il mondo. Questo film documentario di 56 minuti – spiega una nota di Pressenza – conduce lo spettatore attraverso una breve storia delle bombe nucleari e dell’attivismo antinucleare che ha fatto pressione per eliminarle fin dalla loro invenzione, e comprende la commovente testimonianza della sopravvissuta alla bomba di Hiroshima, Setsuko Thurlow.Il film spiega come l’iniziativa umanitaria abbia sfidato con successo la tendenza dominante sulla sicurezza e i passi storici compiuti dal 2010 per trasformare il trattato da sogno in realtà. Vengono evidenziati i ruoli chiave della Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari (ICAN), che ha vinto il Premio Nobel per la pace 2017 per i suoi sforzi e del Comitato internazionale della Croce Rossa. La storia è raccontata attraverso interviste a 14 esperti del settore. Infine, il filmato mostra cosa può fare chiunque per contribuire all’entrata in vigore del trattato e per stigmatizzare le armi nucleari fino alla loro definitiva eliminazione.