IFRC

“In questi anni difficili non ci siamo mai fermati e mai lo faremo. Il 2022 per la Croce Rossa, dopo l’enorme impegno nei due anni precedenti per contrastare la pandemia e le sue conseguenze socio-economiche, si è aperto con un’altra grande – la peggiore – delle sfide: quella della guerra. E anche rispetto a questo scenario, inaspettato e terribile, il nostro impegno umanitario non si è fermato e non si fermerà. 

Con la Pasqua avremmo dovuto celebrare una sorta di rinascita, usciti dalla fase più acuta del Covid-19, invece dobbiamo coltivare una cosa soltanto, la speranza. La speranza che questo conflitto cessi quanto prima. La speranza che non sia più versato sangue innocente. La speranza che l’Umanità prevalga.

Queste Feste, perciò, devono essere un tributo. Perché una volta di più, di fronte a un grandissimo ostacolo, le nostre volontarie, volontari e il nostro staff hanno dimostrato il grande coraggio, la passione e l’abnegazione che li contraddistingue.

Dal principio della crisi in Ucraina, la CRI ha realizzato 10 operazioni internazionali, avviate dopo appena una settimana dall’inizio del conflitto, con più di 200 operatori attivati, centinaia di tonnellate di beni consegnati, un centinaio di mezzi dispiegati, circa 200 persone evacuate e 2 ambulanze consegnate finora. Ma è stato grande anche l’impegno della Centrale di Risposta Nazionale (CRN) quale canale di primo ingresso, cui si è aggiunto un nuovo servizio di pronto soccorso psicologico telefonico gratuito per i cittadini ucraini in Italia e per le famiglie ospitanti. Con l’arrivo dei primi profughi, la Croce Rossa Italiana si è trovata sempre più coinvolta nelle attività di accoglienza e assistenza, garantendo anche in questa occasione, una risposta efficace e puntuale. Nella fattispecie, circa 150 Comitati territoriali, da nord a sud, sono pienamente operativi. Ad oggi, poi, si sono registrate donazioni per l’emergenza in corso di un valore complessivo pari a quasi 20 milioni di euro, una cifra impressionante che sottolinea la fiducia degli italiani nei confronti della nostra organizzazione. Infine, stiamo completando una Base Operativa Avanzata a Suceava (Romania) per lo stoccaggio dei materiali.

E nonostante questo grande impegno, non abbiamo mai smesso di dare rapide e concrete risposte alle conseguenze socio-economiche della pandemia continuando a veicolare, nello stesso tempo, la nostra cultura, i nostri principi e i nostri valori. I Giovani della CRI non hanno mai smesso di proporre i corretti stili di vita e indossato con passione, in ogni occasione, il nostro Emblema.

Per tutto questo, per la forza straordinaria che siete, auguro a ciascuno di Voi una serena Pasqua, ringraziandovi di rappresentare al meglio “Un’Italia che Aiuta””.

Così Francesco Rocca, Presidente CRI-IFRC, sul sito ufficiale www.francescorocca.eu

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