Rocca: "A noi la responsabilità di non tradirne la memoria"

“Una nuova tragedia ha colpito la nostra grande famiglia. Andrea Ancora, volontario del Comitato di Beinasco, è morto in servizio facendo ritorno verso la sede CRI dopo un servizio per dializzati. Andrea aveva 25 anni e da 8 era in Croce Rossa, istruttore e modello di riferimento per i colleghi volontari per la generosità e la solarità del suo carattere. Ci stringiamo forte alla mamma, al fratello e a tutte le volontarie e volontari del suo Comitato in questo momento così doloroso. Il ricordo di Andrea vivrà forte in tutti coloro che lo hanno conosciuto e amato. A noi la responsabilità di non tradirne la memoria. Riposa in pace Andrea, la terra ti sia lieve”. Con queste parole su Facebook il Presidente della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, ha annunciato la scomparsa di Andrea Ancora che ha perso la vita in un incidente mentre era in servizio.

“Siamo colpiti dalla scomparsa di un Volontario, ma prima di tutto di un giovane con tutta la vita ancora davanti a sé. Commuove oltre ogni misura un volontario che perde la vita nello svolgimento del proprio servizio. Un servizio che spesso viene dato per scontato e che erroneamente a volte è equiparato alla semplice concessione del proprio tempo libero. Non è soltanto così: fare volontariato significa donare sé stesso, al massimo delle proprie possibilità e capacità, per la costruzione del bene comune”. Così il Presidente del Centro Servizi per il Volontariato di Torino (Vol.To), Gerardo Gatto, esprime il proprio cordoglio per la morte di Andrea Ancora. “Proprio questa propensione al dono propria di tutti i volontari – sottolinea Gatto – è unica e non va mai data per scontata. Basti ricordare tutti coloro che, da mesi, da quando è scoppiata la pandemia, si sono mobilitati distinguendosi, nonostante il rischio personale davanti al quale, consapevolmente, non si sono mai tirati indietro. O chi si impegna nella Protezione Civile, opera nel soccorso alpino o alle migliaia di persone che ogni giorno si occupano, come Andrea, di primo soccorso e trasporto sociosanitario, affrontando le difficoltà e i rischi di molte ore nel traffico e sulle strade”. 

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