In libreria la biografia di Giuseppe Cipolat, valoroso Ufficiale medico del Corpo Militare CRI, Direttore dell’Ospedale 010, che fu dispiegato in Congo nel 1960 nell’ambito di una missione ONU

Come nota l’Ispettore Nazionale del Corpo Militare Volontario CRI, Magg. Gen. Gabriele Lupini, nella sua postfazione, questa biografia scorre come un romanzo, perché romanzesca è stata la vita del dott. Giuseppe Cipolat.
Nato nel Katanga (Congo Belga) nel 1915, già da bambino inizia la sua avventura in giro per il mondo, frequentando le scuole elementari in Sud Africa, poi le medie a Malta e infine il liceo e la facoltà di Medicina e Chirurgia a Roma. Appena laureato, si arruola da volontario come Ufficiale medico nel Reggimento San Marco, dove si addestra con l’unità d’elite dei nuotatori paracadutisti. Viene decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare. Tornato alla vita civile, si trasferisce nelle Marche – a Jesi –  dove conosce Giuseppina, la sua futura moglie. Ha vinto da poco il concorso per primario all’ospedale di Montecarotto, quando nel 1960 riceve una telefonata dal Direttore Generale della Croce Rossa Italiana, che gli propone di assumere la direzione dell’Ospedale 010, inquadrato nella missione ONUC, proprio nel Katanga.
Cipolat accetta: viene arruolato nel Corpo Militare CRI col grado di Capitano e resta due anni in Congo, dove nel frattempo lo hanno raggiunto la moglie e i suoi tre bambini, mentre scoppia la guerra di secessione.
Per i meriti acquisiti e per l’impegno profuso, nel 2010 l’allora Commissario Straordinario della CRI Francesco Rocca, che ha curato la prefazione al libro, gli ha conferito “motu proprio” la Medaglia d’Oro al Merito della CRI.

Il testo è opera del 1° Cap. com. CRI Renato Pizzi.

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