14 marzo 1941- 14 marzo 2021 80 anni dall’affondamento della R. Nave Ospedale “Po”

Il piroscafo “Po” (ex Vienna) costruito a Trieste nel 1911, fu trasformato in Nave Ospedale nel 1940, all’inizio della guerra. Era chiamata nave “spedaliera” per le tante missioni, quattordici, che aveva compiuto trasportando oltre 7.000 persone tra feriti ed ammalati.

Il 14 marzo del 1941 la nave si trovava nella rada del porto di Valona e non aveva feriti a bordo.

In ottemperanza alle norme di oscuramento del tempo di guerra durante le soste nei porti, la bianca nave non era illuminata, ma grazie all’intenso chiarore lunare di quella notte dovevano essere ben visibili le enormi croci sui fianchi e sui fumaioli. L’attacco fu compiuto da cinque aerosiluranti britannici del tipo Swordfish Mk1. Verso le ore 23 la nave colpita da un siluro piombò nel buio più completo affondando in soli tre minuti e 46 secondi. 240 erano le persone imbarcate tra cui sette crocerossine alle quali se ne erano aggiunte, dopo venti giorni di navigazione, altre due: la Contessa Edda Ciano Mussolini e la Sorella Ennia Tramontani. 215 membri dell’ equipaggio furono salvati, 23 i dispersi tra cui tre crocerossine: la Capogruppo Sorella Maria Federici, che già in salvo tornò indietro a cercate le Sorelle disperse e la Sorella Vanda Sechi ambedue di Brescia e la Sorella Ennia Tramontani di Milano. Una quarta Sorella Maria Regina Giovesi Medaglia, di Como, la più anziana del gruppo, fu tra le ultime a lasciare la Nave. Rimase nell’acqua coperta di nafta per quaranta minuti prima di essere raccolta da una scialuppa. Morirà in seguito, il 3

giugno. Queste Sorelle furono le prime Infermiere Volontarie cadute nell’adempimento del loro dovere. Moltissime le cerimonie che si tennero, in tutta Italia, in loro ricordo. La Croce Rossa Nazionale, il 27 marzo 1941, propose a S.A.R. la Principessa Maria di Piemonte, Ispettrice Nazionale, di intitolare a nome delle Sorelle scomparse, tre Ospedali di Croce Rossa che in quei giorni avevano iniziato a funzionare a: Lucca, Arezzo e Grosseto.

(Ospedale CRI Ennia Tramontani Grosseto dal libro “Le Infermiere Volontarie di Grosseto durante la 2^Guerra Mondiale” Ediz.Tassinari , 2010 FI)

In data 29 marzo il Presidente Generale della Croce Rossa propose le Sorelle Federici, Sechi e Tramontani per la Medaglia d’Argento al Valor Militare alla Memoria con la seguente motivazione: “Infermiera Volontaria della CRI imbarcata sulla Nave Ospedale “Po” per l’assistenza dei nostri gloriosi feriti, dava, nell’espletamento del proprio dovere, prova di suprema dedizione, facendo olocausto della sua vita alla Patria in armi”.
Nel dicembre 2017 a Firenze è stato presentato dalla Croce Rossa un libro: “ L’affondamento della
R. Nave Ospedale “Po” (Baia di Valona, 14 marzo 1941)”scritto da una Sorella fiorentina.


Nel 2018 una Sorella di Varese ispirata dalla lettura di questo testo, si è recata a rendere omaggio a queste vittime trovandosi ancor oggi il relitto di questa nave a 36 metri di profondità, nel fondale della Baia di Valona: in perfetto assetto di navigazione. Una pagina tragica di Storia della Croce Rossa che oggi a 80 anni dall’accaduto, vogliamo ricordare.

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