DRAGHI: “ENTRANDO QUI SI CAPISCE CHE NE USCIREMO”.
ROCCA: “GRANDE RICONOSCIMENTO AL RUOLO DEL VOLONTARIATO”

“Entrando qui si capisce che ne usciremo”. Queste le prime parole del Presidente del Consiglio Mario Draghi presso il Centro Vaccinale di Roma Fiumicino. Il premier, dopo aver effettuato la visita dei vari spazi dell’hub, ha concluso l’incontro con una conferenza stampa. “Voglio prima di tutto ringraziare la Croce Rossa Italiana, Aeroporti di Roma, la Regione Lazio, l’Istituto Lazzaro Spallanzani – ha proseguito Mario Draghi – per i continui record e per aver contribuito ad allestire questo centro vaccinale. Un grazie anche al ministro Roberto Speranza. A voi, come a tutti i medici, gli infermieri e i volontari che lavorano instancabilmente in tutti i presidi sanitari d’Italia, va la più profonda riconoscenza mia e di tutto il Paese”.

“Signor Presidente, grazie per l’attenzione che, attraverso questa visita, ha voluto dare non soltanto a quella che è la manifestazione visibile di una grandissima collaborazione istituzionale e che ha reso possibile la realizzazione di questo Centro – ha rimarcato il Presidente della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca – ma anche e soprattutto una testimonianza del ruolo del volontariato. Come presidente della Croce Rossa Italiana sento la responsabilità di rappresentare la grande organizzazione di 150.000 volontari che, sin dal primo giorno della pandemia, si sono messi in gioco. Non dimentichiamo che la sede CRI di Codogno è stata la prima ad essere impegnata, è stata il motorino di avviamento di una grande macchina della solidarietà. In quei primi concitati momenti temevo, come essere umano, la grande fragilità della situazione e la paura che il virus generava. Il dubbio era se avremmo avuto la forza di resistere. Tuttavia, quei volontari furono capaci, in poche ore, non solo di continuare i servizi ma di raddoppiarli e triplicarli, senza mai tirarsi indietro. Lo stesso è stato fatto anche dalle altre grandi reti del volontariato, dalle Anpas alle Misericordie. Nessuno si è mai fermato continueremo a fare il nostro dovere. Stiamo garantendo, in questo momento, attraverso tantissimi servizi, la tenuta di moltissime comunità. Non solo per quando riguarda la distribuzione del vaccino o con i tamponi, ma anche nell’assistenza alle persone colpite dalle conseguenze socio-economiche della pandemia. Sono raddoppiate le richieste d’aiuto e la Croce Rossa si è misurata con nuove sfide: quella sociale, quella economica, quella della solitudine (i nostri centralini sono aperti h24 e anche su questo cerchiamo di dare una risposta). Ecco perché per noi ha un particolare valore la sua visita, così come il suo ruolo anche a livello internazionale: in questo momento è importante guardare a quella che è anche una sfida globale e noi come operatori umanitari ci auguriamo che l’Italia possa giocare un ruolo importante perché nessuno sia lasciato solo. La ringraziamo in tal senso per aver aderito e per sostenere il Covax, il meccanismo internazionale che garantirà a tutti, anche agli ‘ultimi’, di poter accedere al vaccino. Infine, le oltre mille sedi della nostra Associazione sono pronte a lavorare per il cosiddetto ‘ultimo miglio’. Perché questo è un Paese che ha tante frazioni, tanti piccoli comuni. Noi siamo a disposizione delle nostre autorità, del Ministero della Salute e delle Regioni per fare la nostra parte e contribuire a ridare speranza e a ricominciare quella vita normale che tutti quanti stiamo aspettando”.

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