Esplosione Beirut, secondo volo con aiuti CRI

Mascherine, tende e medicinali in sostegno della popolazione colpita

 

Sono passati tre mesi dalla tragica esplosione che ha devastato Beirut, in Libano, portando con sé circa duecento vittime, settemila feriti e un numero altissimo di sfollati. Tre mesi in cui la Croce Rossa Libanese, con il supporto del Movimento Internazionale, ha lavorato senza sosta per portare aiuto ai più vulnerabili, raggiungendo oltre duecentocinquantamila persone. In condizioni difficilissime: molte delle infrastrutture sono infatti crollate a causa dell’esplosione, le scorte sono andate distrutte così come alcuni centri logistici. Mentre si continuano a fare i conti con la pandemia di COVID-19. Una situazione difficilissima in cui la Croce Rossa Italiana è scesa in campo in sostegno della consorella libanese. 

 
 

Rispondendo all’appello
d’emergenza lanciato dalla Federazione Internazionale della Croce Rossa e
Mezzaluna Rossa (IFRC) e organizzando, in collaborazione con il Ministero degli
Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, due voli carichi di aiuti
umanitari. Il primo, partito a neanche un mese dall’esplosione, con
quarantamila mascherine, centinaia di kit igienici per la popolazione e
medicinali forniti dal MAECI. Il secondo, arrivato oggi in Libano con un volo
militare partito dall’aeroporto di Pratica di Mare, completa la consegna di
aiuti con tende pneumatiche e postazioni per le ambulanze oltre a coperte e
medicinali, che saranno distribuiti negli ospedali di Beirut e Tripoli.

 
 

 

 
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