A Roma il corso per trainer di cooperazione Internazionale CRI
Rocca: “Fare volontariato all’estero può trasformare le nostre vite”
“È una scommessa per tutta l’Associazione, offre possibilità completamente nuove per i volontari aprendo ai Comitati sul territorio una finestra sul Movimento Internazionale”. Daniele, operatore di Cooperazione Internazionale del Comitato CRI di La Spezia non ha esitato un momento per iscriversi al nuovo corso per trainer di attività di cooperazione internazionale (TACI), il primo di questo genere dopo il lockdown. Insieme a lui hanno partecipato alla quattro giorni di full immersion organizzata a Roma dal Comitato Nazionale, 25 volontari da tutta Italia, ora pronti a diffondere conoscenze e sensibilizzare le proprie comunità sulle attività internazionali della Croce Rossa, coinvolgendole nello sviluppo di progetti concreti.
“L’opportunità di fare volontariato all’estero è un’esperienza in grado di trasformare le nostre vite. Si ha la possibilità di incontrare storie, culture, vicende umane lontanissime da noi eppure rese così vicine dalla comune adesione ai 7 Principi fondamentali del Movimento- ha sottolineato Francesco Rocca Presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale, durante il suo saluto. “Oggi, ci confrontiamo in tutto il mondo con una fortissima polarizzazione culturale. Noi dobbiamo, invece, imparare ad accompagnare le diversità e le complessità guidati dal faro della Neutralità. Ecco perché sono entusiasta di questo corso, uno strumento capace di educare a tutto questo e molto altro”.
Dagli approfondimenti sulle possibilità di adesione a progetti di cooperazione decentrata per Comitati e volontari al funzionamento e le strutture del Movimento Internazionale fino allo sviluppo di campagne di sensibilizzazione e all’intervento in caso di emergenze, formatori esperti nei diversi settori della cooperazione internazionale si sono avvicendati per fornire ai partecipanti gli strumenti con cui iniziare a lavorare sul campo. “Non è certo un training in cui riposarsi”, commenta con un sorriso Barbara del Comitato CRI di Varese. “La fatica però è ripagata dalla sensazione che torneremo a casa con stimoli e idee nuove su come poter contribuire alle azioni di cooperazione in tutto il mondo”. “L’anima della Croce Rossa Italiana è nei Comitati sul territorio-aggiunge Francesca da Novi Ligure – pensare che progetti che nascono a livello locale possano avere una eco internazionale, magari diventare dei modelli per comunità distanti decine di migliaia di chilometri, ti fa sentire parte di qualcosa di enorme e meraviglioso, di essere davvero ovunque per chiunque. Sono esperienze che regalano nuove energie ed entusiasmo: farò del mio meglio per trasformarle in azioni concrete, cercando di coinvolgere gli altri volontari”.