Si è concluso, dopo tre intense settimane, il servizio delle Infermiere Volontarie al Terminal 3 dell’Aeroporto Internazionale di Fiumicino.
Allertata il giorno di Ferragosto dall’Ispettrice Nazionale Sorella Emilia Bruna Scarcella dopo la chiamata del Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana, l’Ispettrice Regionale del Lazio, S.lla Iris Lodi, è stata incaricata di organizzare, in stato di emergenza, un servizio socio-assistenziale in supporto dei passeggeri provenienti da Spagna, Malta, Grecia e Croazia destinati a effettuare il test per il COVID-19.
Il servizio è stato svolto in collaborazione con Aeroporti di Roma, ADR Security, Ministero della Salute, Associazione USCAR, L’Istituto nazionale per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani”, ASL RM3 ed RM4 – servizio SISP, Regione Lazio, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza.
Il servizio socio assistenziale si è espletato nell’attività di accoglienza e nel supporto psicologico dei passeggeri, oltre all’aiuto nella compilazione della modulistica, finalizzata alla registrazione dei dati (area amministrativa), per poter poi accedere all’area sanitaria.
Dal 17 agosto 2020 sono state impiegate 29 Crocerossine di cui cinque allieve che si sono inserite immediatamente fra le altre, per un totale di 584 ore. Nonostante il servizio fosse a chiamata 9:00 – 18:00, il turno delle crocerossine con cambio a vista è stato espletato dalle ore 8:30 alle ore 19:30.
Per 2 giorni le Sorelle sono state affiancate da un medico ed un infermiere del Corpo Militare.
A oggi, su un traffico di circa n. 24 voli giornalieri e 13.515 passeggeri, i tamponi effettuati risultano 13.184, di cui 145 casi positivi e 438 passeggeri che hanno rifiutato di sottoporsi al test.
Uno straordinario lavoro, portato avanti con amore e dedizione, un servizio in cui le Crocerossine hanno saputo portare conforto, serenità e pacatezza in un contesto emergenziale inizialmente molto teso.
“Siamo entrate in punta di piedi e usciamo invece osannate, come quelle eroine che ci hanno preceduto, portando avanti quell’esempio e quella tradizione che vogliamo mantenere viva nei cuori degli italiani. Il personale sanitario, aeroportuale e gli stessi passeggeri al nostro arrivo plaudivano “Le Crocerossine! Sono arrivate le Crocerossine!. Sembra retorico, ma è una realtà che tutte abbiamo vissuto, pur non indossando il velo che ci contraddistingue da sempre ma la nostra divisa operativa con pantalone, camicia e anfibi.
“Le Sorelle che hanno prestato servizio, hanno affrontato, non solo il sacrificio del servizio, ma anche il disagio delle distanze, provenendo da Civitavecchia, Frosinone, Rieti, Tarquinia, Aprilia, Anzio, Roma, senza soluzione di continuità dal proprio impegno lavorativo al servizio di volontariato. Il mio rapporto con tutto il personale è stato idilliaco perché abbiamo saputo costruire insieme una grande famiglia: è facile essere una brava mamma avendo figlie così brave”. Ormai il clima si mostra disteso e cordiale. Inizialmente gli adempimenti burocratici erano confusionari ed i passeggeri si sentivano smarriti: basti pensare che le compagnie aeree distribuivano a bordo una modulistica non conforme alle direttive regionali, moltiplicando l’onere del nostro servizio.
Talvolta ci siamo trovate ad assistere a comportamenti molto poco eleganti, ma non è mancato l’immediato supporto sia degli altri viaggiatori che del personale presente.
Il personale dipendente, stanco e nervoso, anche per la precarietà della posizione lavorativa, si è ben reso conto che non si trattava di figure antagoniste, trovando invece in loro supporto e collaborazione.
Abbiamo assistito varie tipologie di passeggeri: famiglie, bambini, persone anziane, portatori di handicap, piccoli animali domestici.
E dove l’intero contesto spaventava i passeggeri, non mancava mai quel sorriso nascosto dalle mascherine a rincuorare.
Le Infermiere Volontarie sono questo: la mano amica nel momento del bisogno. Ci preme sottolineare l’ immediata disponibilità dei Presidenti dei Comitati di Frosinone, Tarquinia e Rieti che hanno messo a disposizione delle Sorelle non solo i loro mezzi ma anche i Volontari per accompagnarle.