Pronti a portare aiuti, ecco i nuovi trattori stradali della CRI

Il Segretario Generale Ronzi: “Puntiamo su innovazione e sicurezza”

 
 

Undici nuovi trattori stradali sono pronti per essere distribuiti sul territorio e rendere ancora più rapida ed efficiente la capacità di risposta e di supporto alla popolazione, della Croce Rossa Italiana, in caso di emergenza. 

Nel programma di rinnovo della flotta di mezzi CRI (leggi la news), un’attenzione particolare è stata riservata ai mezzi dedicati alla logistica, tra cui spiccano questi nuovi trattori stradali VOLVO FH 500, innovativi e performanti, perfetti per il trasporto di attrezzature per l’assistenza alla popolazione o beni di prima necessità. 

 
 

Grazie agli assetti innovativi, i trattori stradali possono infatti trainare oltre 30 tonnellate di peso, garantendo rapidità di intervento e sicurezza, anche sulle lunghe distanze. Nella cabina, oltre al posto per tre persone che possono alternarsi alla guida, sono state infatti anche state allestite due cuccette per il riposo degli operatori.

I nuovi mezzi della CRI, che andranno a integrare gli altri trattori stradali già in dotazione, hanno inoltre sistemi di sicurezza all’avanguardia come il controllo salto-corsia e l’anticollisione. Il tutto cercando di ridurre al massimo l’impatto ambientale. I motori 500 cavalli diesel sono infatti abbinati a sistemi aerodinamici e cambio robotizzato.

 

 

 

“È un investimento importante nel campo dell’innovazione e della sicurezza, per migliorare ancora la capacità di risposta della Croce Rossa in caso di maxi-emergenze nazionali e internazionali”, il commento di Flavio Ronzi, Segretario Generale della Croce Rossa Italiana. “Mezzi simili ci hanno permesso, ad esempio, di portare aiuti in Albania dopo il terremoto in tempi molto rapidi. Da tempo stiamo lavorando sul rafforzamento della rete di emergenza sul territorio: in quest’ottica potenziare i centri Croce Rossa con veicoli del genere, significa mettere a disposizione dell’intero sistema nazionale di Protezione Civile, di cui facciamo parte, nuove risorse che possono fare la differenza per portare aiuto alle persone colpite”.

 
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