Progetto V-IOLA, arriva l’ App che insegna a valutare i rischi idrogeologici
La realtà virtuale al servizio della prevenzione dai disastri naturali. È questa l’idea alla base della App per dispositivi mobili del progetto V-IOLA, da poco lanciata online. Una vera e propria piattaforma di apprendimento interattiva per imparare a riconoscere i rischi (idrogeologici in questa prima fase della sperimentazione) e saperli classificare anche in base a esempi storici. Il software è realizzato in modo da poter essere utilizzato sia come una normale applicazione sia trasformando lo smartphone in un visore e garantire un’esperienza totalmente immersiva, così da renderne ancora più incisivo il messaggio. Due gli scenari previsti, con percorsi interattivi pensati per divulgare la cultura della prevenzione e della riduzione del rischio da disastri naturali, con il supporto diretto dei volontari così da rafforzare la resilienza delle comunità.
Questo infatti l’obiettivo al centro del progetto V-IOLA. Iniziato a gennaio 2018 e prolungato fino alla fine del 2019, è realizzato da un consorzio guidato dal Dipartimento di Protezione Civile Italiano a cui partecipano le autorità di Protezione Civile di Montenegro e Serbia, 3 Società Nazionali della Croce Rossa (Italiana, Romena e Montenegrina) 5 organizzazioni di volontariato, una ONG e una associazione di volontariato online, mirando a rafforzare la capacità di risposta e di preparazione all’emergenza di volontari e comunità.
La App V-IOLA, ancora in fase di sviluppo, è già disponibile per i dispositivi Android a questo link
Pianificazione e previsione
“Partecipare a V-IOLA è stato utile per aumentare le mie capacità di pianificazione di una strategia di riduzione del rischio”, spiega Andrea Torgano Responsabile della Sala Operativa Regionale della Croce Rossa in Piemonte. “Avere un chiaro flusso di lavoro, un metodo e nuovi strumenti specifici, e applicarli in uno scenario simulato ma reale mi aiuterà nella mia attività quotidiana da volontario. Da domani avrò un bagaglio di esperienze e nozioni che mi permetteranno di individuare i punti deboli e cominciare a lavorare sul loro rafforzamento prima di una possibile emergenza”.
I corsi internazionali ENAP e HIAC
Iniziative sopportate da EU-Aid Volunteers della Commissione Europea anche i corsi organizzati dalla Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC) e dalla Croce Rossa Italiana, in quei giorni proprio a Bresso. Si tratta dei training ENAP (Emergency Needs Assesment and Plannings) e HIAC (Humanitarian Information Analysis Course), entrambi pensati per rafforzare le capacità dei partecipanti di raccogliere, lavorare e analizzare dati e informazioni per poter poi prendere decisioni ponderate. Una cinque giorni di formazione, alla terza edizione, a cui hanno partecipato oltre 30 tra volontari e staff di Società Nazionali di tutto il mondo, ora pronti per essere inseriti nei nuclei di valutazione in emergenza a livello internazionale.