Conclusa la due giorni di workshop di “Women In Red”

Rocca: “Ottimista sui risultati di questo convegno come veicolo per le azioni future del Movimento”

 

“Le donne possono fare la differenza, soprattutto le rappresentanti femminili di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, straordinarie manager e grandi leader”, con queste parole il Segretario della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC), As Sy, ha aperto la due giorni di workshop presso il Gran Visconti Palace Hotel di Milano di “Women in Red”, il convegno internazionale per discutere sul tema della leadership femminile nel settore umanitario.

Tanti i temi affrontati dalla folta rappresentanza di oltre 50 Società Nazionali, giovani compresi, provenienti da tutti i continenti: dalla storia del Movimento ai progressi fatti, dalle conquiste e le nuove sfide, fino alle analisi sul capitale umano femminile e come le giovani donne leader stanno cambiando il loro status quo.

 

 

“A Solferino – ha ricordato il sottosegretario dell’IFRC, Jemilah Mahmood, – il luogo simbolo in cui le donne per la prima volta nella storia si sono prese cura del prossimo senza distinzione, ho toccato con mano lo spirito del Movimento. E’ stata una rivoluzione per la partecipazione femminile nella società, la base di ciò che siamo oggi e di quello che saremo domani”.

Un focus specifico è stato dedicato all’ambiente e al paesaggio, ossia il nostro habitat che solo le donne, con la loro tenacia e cura, possono salvare. “Il ruolo delle donne – ha sottolineato il vicepresidente del FAI, Ilaria Borletti Buitoni – nella salvaguardia dell’ambiente e della salute è immenso. Ogni giorno, in centinaia, combattono nei loro Paesi e nelle loro comunità per le generazioni future”.

Presente anche il Presidente CRI-IFRC Francesco Rocca che ha rimarcato il “grande ottimismo circa le risultanze di questa importante due giorni come veicolo per le azioni future del Movimento”.

 
 

 

 

 

 

 

 
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