La CRI di Arezzo in campo contro il maltempo

I media locali, i social, sono stati invasi da foto e video di quello che stava succedendo. Un foto racconto in diretta della distruzione, alla quale assistere attoniti mentre le proprie cantine, i garage, i propri beni, venivano spazzati via in un attimo.

I 70 cm di acqua caduti in poche ore hanno procurato frane, esondazioni ed allagamenti che hanno messo in ginocchio centinaia di famiglie, inermi davanti alla furia dell’acqua che si è abbattuta senza tregua. Furia che ha causato anche un morto, per il quale è stato proclamato il lutto cittadino nella giornata in cui verranno celebrate le esequie e alla famiglia del quale vanno le nostre più sentite condoglianze.
Mentre infuriava la pioggia e si registravano i primi allagamenti, il Comitato di Arezzo si è attivato immediatamente: da prima aprendo la Sala Operativa Provinciale per raccogliere informazioni e monitorare la situazione, poi, appena è diventata lampante la gravità del momento, chiamando a raccolta i Volontari e le Volontarie per allestire le squadre di soccorso per le richieste di aiuto che stavano arrivando.
Aiuto che è stato esteso ai Comitati della regione. Sono intervenuti attraverso la Colonna Mobile della Regione Toscana da Montepulciano, Bagno a Ripoli, Incisa, Piana Pistoiese (il Comitato che riunisce i comuni di Agliana, Montale e Quarrata), Livorno, Castelfranco di Sotto, Pescia e Monsummano Terme, oltre che dai Comitati della provincia, Stia, Bibbiena e Monte San Savino. Sono arrivati con mezzi, strumenti e soprattutto personale, per aiutare nello svuotare con le idrovore fondi e sottopassi, aprire tombini, cercare di salvare il salvabile da cantine irrimediabilmente allagate. Un impegno che ha coinvolto oltre 80 Volontari CRI, di cui 55 solo dalla nostra provincia: Volontari che hanno lasciato le proprie case, alcune delle quali a rischio allagamento, per andare da chi aveva bisogno subito, da chi non poteva far altro che assistere inerme alla furia dell’acqua.

Sono stati numerosi gli interventi: dozzine di cantine, garage, scantinati e piani bassi di abitazoni svuotati con le 15 idropompe messe in campo, oltre agli interventi coordinati dalla Centrale Operativa 118 ed in collaborazione con i Vigili del Fuoco per l’evacuazione di una famiglia con un bambino di 3 mesi in Località Bagnoro e altri interventi con l’ambulanza 4×4 a persone in difficoltà.
L’impiego di un così alto numero di risorse e per un tempo così prolungato ha richiesto l’attivazione del Nucleo Cucina, che è stato attivato dal Centro Operativo Comunale la domenica mattina e che è stato capace di servire 170 pasti per tutti gli operatori coinvolti su tutto il territorio comunale.

Terminata la pioggia, non è terminato lo sforzo: oltre a completare lo svuotamento degli ultimi fondi allagati, è stato richiesto il ripristino del materiale utilizzato, per pulire e lavare dal fango automobili, autocarri, idrovore, gruppi elettrogeni e tutto ciò che è stato utilizzato per averli nuovamente in pronta disponibilità qualora si verificassero nuovi eventi atmosferici. 

C’è chi doveva partire per le ferie, c’è chi ha dormito 5 ore in 3 giorni, c’è chi ha lasciato il proprio lavoro o la propria famiglia ed è salito in macchina per andare dove c’era bisogno; c’è un sistema, quello della Protezione Civile, che mette fianco a fianco Volontari di associazioni differenti, che ne richiama da luoghi differenti, nel quale sparisce il colore della divisa e resta la sincera e totalmente disinteressata voglia di aiutare chi ha bisogno, come in questo fine settimana.

 
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