Solferino 2019: quest'anno oltre 10.000 volontari da tutto il mondo alla fiaccolata

 

Il Capo dello Stato invia un messaggio dedicato ai volontari, definendoli patrimonio per il Paese

 
 

Energia, entusiasmo e passione al centro della tradizionale Fiaccolata a cui hanno partecipato, quest’anno, oltre 10mila volontari provenienti da ogni parte del mondo: tutti sotto un’unica bandiera, quella della Croce Rossa.

Ripercorsa l’emozione di 160 anni fa, la stessa che ha guidato Henry Dunant nel 1859 quando, colpito dalla sofferenza causata dalla sanguinosa Battaglia di Solferino, ha avuto l’idea di dar vita a quella che oggi è la più grande organizzazione umanitaria al mondo.

Solferino 2019 è stato, ancora una volta, occasione di incontro e riflessione, in particolar modo per i Giovani del Movimento che hanno partecipato all’International Youth Meeting, provenienti da oltre 130 Società Nazionali. I delegati hanno discusso i contenuti della Strategia 2030 e animato, con idee e scambio di buone pratiche, i numerosi workshop organizzati. Un’opportunità di crescita e condivisione per chi, ogni giorno, è impegnato nell’azione umanitaria in contesti diversi.

Al via a piazza Castello, con musica e animazione, la festa di Solferino 2019 con il Dj set degli Sweet Life Society, seguito dall’umorismo silenzioso di Nicola Virdis, il comico finalista dell’edizione di quest’anno di Italia’s Got Talent.

 

E ancora, la Fanfara Nazionale della Croce Rossa Italiana e la lettura dei Sette Principi Fondamentali in sette lingue diverse.  

“Inutile che ripeta ogni volta l’emozione che provo ad essere su questo palco”. Ha iniziato così il suo discorso il Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale delle Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC), Francesco Rocca, all’apertura della fiaccolata. “Sono momenti difficili per gli operatori umanitari, ci sentiamo frustrati: c’è chi cerca di trasformare i Principi in qualcosa di politico. Non considereremo mai un atto criminale salvare vite. Questo vale dal Mar Mediterraneo al Venezuela, dalla Siria, alla Palestina, alla Nigeria. Inutile venire qui a fare festa se non si è in grado di portare avanti questo messaggio. Ed è importante, perciò, ribadire questi principi proprio nei luoghi dove Henry Dunant ha iniziato tutto e dove fu ispirato da quelle donne che ebbero il coraggio di dire ‘Tutti Fratelli’. Probabilmente quelle madri, sorelle e figlie, risposero così a chi chiedeva loro perché aiutassero il nemico: questa è la rivoluzione dell’Idea della Croce Rossa. I tanti giovani che sono qui, alcuni dei quali provenienti da Paesi che vivono sulla loro pelle il dramma dei cambiamenti climatici, ne sono testimoni viventi. Voglio ricordare, qui in Piazza Castello, anche il giovane carabiniere di San Pellegrino, nostro volontario, che ha perso la vita in servizio. Grazie anche alle tantissime Sorelle presenti e ai volontari del Corpo Militare. Evviva la Croce Rossa, evviva la Mezzaluna Rossa!”

Davanti alle centinaia di rappresentanti delle Società Nazionali, il Segretario Generale della Federazione Internazionale, Elhadj As Sy, ha voluto salutare tutti i presenti: “Siamo accomunati da un unico valore: l’Umanità. Grazie alla Croce Rossa Italiana per l’impegno e la passione che dedica ogni giorno alle vulnerabilità. Congratulazioni al vostro Presidente che è anche quello di tutti noi della Federazione Internazionale. È meraviglioso essere qui a Solferino, dove davvero ci si sente ‘Tutti fratelli’”.

In occasione del 100° Anniversario della Fondazione della Federazione Internazionale delle Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e dei 160 anni della Croce Rossa, anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha dedicato un pensiero ai Volontari. “Desidero rivolgere il saluto più cordiale a tutti gli operatori e i volontari di questa gloriosa associazione che nel tempo continua a esprimere i più alti valori di umanità, di solidarietà, di fraternità”. E ancora, “la professionalità degli operatori e la generosità dei volontari sono diventati uno straordinario patrimonio per il nostro Paese, e per il mondo intero”.

 
 

 

 

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