Mozambico, parte la seconda missione della CRI. Posto Medico Avanzato a Beira con la Protezione Civile
La Croce Rossa Italiana moltiplica il proprio impegno in Mozambico, a sostegno della popolazione colpita dal Ciclone Idai. Il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile ha richiesto, infatti, alla CRI la disponibilità di personale volontario con profili specifici in ambito sanitario (medici e infermieri).
Circa un mese fa, un team italiano, coordinato da funzionari del Dipartimento della Protezione Civile e composto da medici della Regione Piemonte, ha allestito un Posto Medico Avanzato nella città di Beira, una delle più colpite dal ciclone, per fornire assistenza alla popolazione dopo i gravi danni riportati dall’ospedale locale. Il Posto Medico Avanzato dispone di sala operatoria e terapia intensiva, laboratorio di analisi e apparecchi radiologici ed ecografici.
Proprio per garantire la piena operatività del Posto Medico Avanzato, che solo nei primi tre giorni ha fornito cure mediche a oltre 160 persone, la Protezione Civile ha chiesto alla CRI di raccogliere la disponibilità, tra i propri volontari, di medici e infermieri con specializzazioni in pediatria, cardiologia, chirurgia, radiologia e ginecologia.
Le attività del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile e, dunque, della Croce Rossa Italiana rientrano nella missione di assistenza internazionale nata su richiesta della Commissione Europea agli Stati membri e operata di concerto con la Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e con il supporto del Ministero della Difesa.
La partenza del primo team a supporto della Protezione Civile è prevista nei prossimi giorni. Quella con la Protezione Civile è la seconda missione alla quale la Croce Rossa prende parte, dopo aver risposto all’appello lanciato dalla Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa nei giorni successivi al disastro.
La CRI ha già realizzato un campo base a Beira per il coordinamento dei soccorsi, ed è stata impegnata nel ripristino di alcune aree aeroportuali.
LA SITUAZIONE
A metà marzo il Ciclone Idai ha investito il Mozambico e le nazioni limitrofe, seminando la devastazione. Le vittime accertate sono state oltre mille e quasi cinquecentomila le persone che hanno perso la propria casa. La Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa ha lanciato un appello con l’obiettivo di portare aiuti a oltre duecentomila persone, fornendo loro acqua, cibo, beni di prima necessità, materiali igienici e assistenza medica.