Indonesia, a un mese dal terremoto prosegue il lavoro della Croce Rossa per le oltre 200mila persone senza casa
Generi di prima necessità, cure mediche, supporto psicologico: prosegue il lavoro della Croce Rossa Indonesiana (PMI). La CRI in supporto della consorella con l’allestimento di un campo base per 300 soccorritori
Shakila ha perso la casa e ha visto il fratello ferito dalle macerie, ma alla fine lei e il resto della sua famiglia si sono riusciti a mettere in salvo. Eliza ha trascinato la mamma fuori dalla loro abitazione, mentre la terra tremava, e insieme sono fuggiti in un luogo sicuro. La casa di Pak Junaidi è stata spazzata via dalla furia dello tsunami, lui è finito sommerso dalle onde insieme alla moglie e ai figli, ma alla fine sono sopravvissuti.
Sono solo alcune delle voci che giungono dall’isola di Sulawesi, in Indonesia, colpita da un terremoto di magnitudo 7.4 seguito da uno tsunami, il 28 settembre scorso. Secondo gli ultimi dati ufficiali, sono circa 2100 le vittime, 4400 i feriti e 1309 tra vittime e persone ancora disperse, mentre gli sfollati ammontano a 222.000 con quasi 70 mila abitazioni danneggiate.
A ormai un mese di distanza prosegue senza sosta il lavoro della Croce Rossa. Acqua potabile, cibo, coperte, farmaci di ogni genere, ma anche cure mediche, supporto psicologico e lavoro per favorire il ripristino dei legami familiari. Sono numerosissimi i bisogni della popolazione indonesiana: basti pensare che sono stati distribuiti oltre un milione e mezzo di litri di acqua potabile. Almeno tre comunità sono state colpite dalla liquefazione (la terra diventa liquida e agisce come sabbie mobili). Alcuni remoti villaggi risultano ancora irraggiungibili dai soccorsi a causa di numerose frane e strade danneggiate, sebbene l’accesso nell’ultimo mese sia migliorato in modo significativo.
I distretti di Banawa e Sirenja, nel Donggala, sono state le zone maggiormente colpite dal terremoto e dallo tsunami con abitazioni letteralmente spazzate vie dalla forza delle onde. In queste aree, oltre alla distribuzione di cibo, acqua, vestiti, tende e altri beni di prima necessità, la Croce Rossa Indonesiana (Paula Merah Indonesia) ha allestito una clinica da campo e messo a disposizione tre ambulatori mobili, che stanno assicurando servizi sanitari di base.
La Croce Rossa Italiana ha risposto all’appello lanciato dalla Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa fornendo il proprio supporto alla consorella indonesiana (PMI). Dodici tra operatori e volontari della CRI stanno allestendo in queste ore un campo base che accoglierà circa 300 soccorritori impegnati nell’assistenza alla popolazione e, per tutto il mese prossimo, formeranno personale della PMI in modo tale che sia in grado, a sua volta, di allestire, in futuro, un base camp.
Tuttavia c’è preoccupazione per l’imminente arrivo della stagione delle piogge, che potrebbe impattare negativamente sulle condizioni igienico-sanitarie e causare un incremento nella diffusione di epidemie, specialmente tra le persone che vivono in campi di fortuna.
Nei giorni scorsi la Croce Rossa Italiana e Intersos hanno attivato, attraverso il numero solidale 45595, una raccolta fondi comune per inviare un aiuto subito alla popolazione. Sarà possibile donare fino al 31 ottobre.