A Spoleto e Roma i CRI Summer Camp 2018: divertimento e formazione per i giovani delle aree colpite dal sisma
A Spoleto con i più piccoli
Elektra Cristofori, che insieme a Matteo Pompili è referente del CRI Summer Camp di Spoleto, racconta così uno degli episodi più significativi di questa esperienza con i giovanissimi della fascia di età 8-13.
“Qui al campo abbiamo 28 ragazzi – spiega Matteo – provenienti dalle zone di Umbria, Marche e Lazio pesantemente colpite dal sisma. Questa è la seconda edizione, rispetto all’anno scorso abbiamo avuto il triplo degli iscritti. Vogliamo far conoscere ai ragazzi la Croce Rossa, le sue attività e le sue funzioni. L’obiettivo è quello di ricostruire il tessuto sociale e favorire il rafforzamento dei legami con il territorio”. La giornata tipo dei partecipanti? Sveglia alle 8, una buona colazione all’aperto e attività ludiche per il risveglio muscolare e, poi, momenti di socializzazione e di comprensione del mondo della Croce Rossa e dei suoi ambiti di intervento come il sociale, lo sviluppo, la salute, le emergenze.
“Ci concentriamo molto – prosegue Elektra – su attività come la sensibilizzazione in materia di ambiente, sani stili di vita, inclusione sociale e contrasto al bullismo. Nei momenti di divertimento non mancano escursioni, rafting e percorsi avventura. I ragazzi sono molto interessati anche alle iniziative e progetti che, come Giovani CRI, portiamo avanti durante l’anno”.
Da Elektra e Matteo anche “un ringraziamento a tutti coloro che ci stanno supportando nelle attività del campo, a partire dai giovani e dai volontari venuti da tutta la regione per dare il loro contributo”.
Il Summer Camp di Roma, tra divertimento e consapevolezza
A Roma, il CRI Summer Camp ha invece accolto i ragazzi della fascia di età 14-20. “Un’età certamente delicata – racconta la referente Gaia Pedriglieri – che richiede un approccio attento e consapevole, ma ciò ha rappresentato una sfida ancora più stimolante. Posso dire che, soprattutto grazie al grande lavoro di squadra che ha coinvolto circa 20 volontari provenienti da più Comitati del Lazio, siamo riusciti a stabilire con i ragazzi un solido rapporto di fiducia. Un’esperienza di vera crescita per tutti, durante la quale abbiamo voluto far conoscere la Croce Rossa anche sotto l’aspetto della normalità e al di fuori dell’emergenza”.
Insieme a Gaia anche Bianca Conache ed Eleonora Rizzi, rispettivamente capo campo e vice, che dicono: “I 16 ragazzi partecipanti, che hanno vissuto sulla loro pelle il terremoto, si sono dimostrati sempre più interessati e coinvolti alle attività del campo. Con loro abbiamo parlato di malattie sessualmente trasmissibili, sicurezza stradale, donazione del sangue, salute, alimentazione. Abbiamo ospitato anche alcuni ragazzi di Villa Maraini, che hanno condiviso con i ragazzi la loro storia di dipendenza e di riscatto”. Il Summer Camp di Roma ha previsto anche escursioni, gite, sessioni di rafting, arrampicate e tiro con l’arco.