Solferino 2018. Workshop su Diplomazia Umanitaria. Valastro: “Vogliamo che abbia un’applicazione concreta sul territorio”


Si è tenuto, nell’ambito di Solferino 2018, al Museo Internazionale della Croce Rossa di Castiglione delle Stiviere, il Workshop “InformAzione in Diplomazia Umanitaria”, cui hanno partecipato numerosi presidenti di diversi Comitati Regionali e Territoriali. Si tratta di una sorta di “numero zero” di percorsi strutturati, ovvero l’introduzione di una serie di futuri incontri di formazione sulla Diplomazia Umanitaria, al fine di consentire ai vari Comitati d’Italia di svolgere le proprie attività peculiari, secondo corrette e specifiche strategie e metodologie proprie della Diplomazia Umanitaria.

Cos’è la Diplomazia Umanitaria

Si è partiti dalla definizione stessa, per approdare alla consapevolezza che, negli ultimi 20 anni, c’è stata una grande evoluzione della Diplomazia Umanitaria, fino a giungere a dichiarazioni della Comunità Internazionale, le cosidette soft law, secondo cui gli Stati hanno la “responsabilità  di proteggere”. In questo, Dunant è stato un anticipatore assoluto. Già nel “Souvenir”, il fondatore della Croce Rossa ha parlato di questo, nonché dell’obbligo degli Stati di occuparsi delle vittime dei conflitti armati. Si sono poi analizzati, secondo questa prospettiva, i Principi fondamentali del Movimento e la loro attualità.

L’Ufficio del Comitato Nazionale

È stato poi illustrato, nello specifico, il lavoro dell’ufficio di Diplomazia Umanitaria del Comitato Nazionale, le attività, le strategie, i partner e gli obiettivi.

I Comitati Territoriali e la Diplomazia Umanitaria

Si è sottolineato che anche i Comitati territoriali possono contribuire concretamente a “fare” diplomazia umanitaria, attraverso tre grandi pilastri: attività con le Istituzioni; presa di posizioni umanitarie, portando il punto di vista di Croce Rossa sul territorio; lavoro con le Comunità.

Il confronto

È seguito, infine, un confronto con i presidenti dei Comitati riguardo le criticità e le idee di sviluppo, a partire della divulgazione di una cultura della Diplomazia Umanitaria tra i giovani. Presente il Vicepresidente nazionale, Rosario Valastro, che ha dialogato con i presidenti riguardo le criticità e le prospettive future. “Vogliamo che la Diplomazia Umanitaria – ha detto Valastro – abbia un’applicazione concreta sul territorio e per i Comitati. Stiamo lavorando in questa direzione”.

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