La rete a Cox’s Bazar funziona: è semplicemente umana
Il racconto di Rosaria Domenella (psicologa) e Benedetta Mozzi (ostetrica)
Al giorno d’oggi la connettività è tutto. Senza la ‘rete’ poco si può fare ma a volte, assorbiti dalla tecnologia, ci dimentichiamo di quanto potente sia la rete umana e quanto, lavorando in ‘Universalità’, si possa fare. Croce Rossa e Mezzaluna Rossa ci hanno permesso di riscoprire la forza di una connessione a volte sottovalutata: 50 giorni in Bangladesh, 45 al servizio con e per chi ha visto la propria vita drammaticamente cambiata. Semplicemente Umani a Cox’s Bazar.
Qualità del segnale: Eccellente
Perché prendere a calci un pallone può essere la dimostrazione di una forza che non si sa di avere.Ci guardiamo intorno e ancora non crediamo ai nostri occhi: fame, povertà, emarginazione. Eppure è un attimo, una giornata di pioggia, fango dappertutto, un pallone e dodici ragazzini ci mostrano come si gioca il ’mud football’, alla faccia della tristezza. La spensieratezza non è stata sconfitta, ma si deve lottare per vincere la partita!Così questa popolazione ci accoglie fiera e sorridente ogni giorno, camminando a testa alta consapevole dei propri diritti, e senza stancarsi di chiedere aiuto, perché non è certo questo che li rende deboli.
Free WIFI
Ogni storia ha un inizio, ma non per tutte c’è la parola “fine”. Il nostro obiettivo è stato la continuità, non nel senso di continuare a essere presenti fisicamente, ma come contributo alla crescita delle capacità che rendono più forti nella vita. Sulla base della cultura tradizionale abbiamo pensato a un progetto che vede le mamme in prima linea: come, quando e perché prendersi cura di sé e del proprio bambino durante e dopo la gravidanza.Cosa lasciamo a Cox’s Bazar? Il sogno della crescita di un progetto per la protezione di chi è vulnerabile tra i vulnerabili.