Ricostruzione, presentato in Regione il piano di intervento della Croce Rossa Italiana per le Marche

 

Oltre 10 milioni di euro per rilanciare il territorio e ricostruire il tessuto sociale

 la mappa dei progetti di ricostruzione nelle Marche 

Nove grandi strutture, 22 moduli sanitari già consegnati al territorio, interventi a supporto dei comitati CRI coinvolti nel cratere, formazione specifica sui temi dell’emergenza. È stato presentato nella sala giunta della Regione ad Ancona il piano di ricostruzione post-sisma della Croce Rossa Italiana per le Marche, dove la CRI impegnerà oltre 10 milioni di euro, tra quelli raccolti per il sisma in Centro Italia, che si trasformeranno in centri polifunzionali di aggregazione sociale, poli di protezione civile, strutture per gli anziani, centri multiservizi per riattivare il tessuto economico e strutture per disabili. Non solo: in 12 Comuni marchigiani sono stati già consegnati 22 moduli sanitari che hanno permesso di riattivare i servizi ambulatoriali, interrotti a causa dei danni provocati dal sisma. Parte integrante del piano anche il supporto ai Comitati della Croce Rossa, che oltre a interventi sulle sedi colpite dal terremoto prevede anche l’invio di nuovi veicoli e un piano di formazione su temi legati all’emergenza che coinvolgerà i volontari, così da fornire gli strumenti per essere ancora più vicini alla popolazione.

 La presentazione de piano di intervento nelle Marche 

Presenti all’incontro, oltre al Presidente CRI Marche Fabio Cecconi e allo staff del Comitato Nazionale CRI che si sta occupando della ricostruzione, Angelo Sciapichetti Assessore alla Protezione Civile della Regione Marche, Sara Giannini della Segreteria della Presidenza, Giuliano Tagliavento Responsabile Tavolo Sanità della Protezione Civile, Susanna Balducci del Servizio Protezione Civile Marche e Nadia Storti, Direttore Sanitario dell’Asur. Questa nelle Marche è la prima di una serie di presentazioni che vedranno poi protagoniste anche le altre tre Regioni interessate dal terremoto dello scorso anno (Abruzzo, Lazio, Umbria), continuando così nel percorso di condivisione con le comunità colpite e le Istituzioni locali che sta caratterizzando il lavoro di ricostruzione in cui è impegnata la Croce Rossa Italiana.

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