“Pioggia d'agosto”, il video della CRI nella Giornata per le Vittime dell'Immigrazione
“Non è il mare che uccide. Sono gli uomini, che mettono a mare altri uomini in condizioni inopportune, a uccidere”. Storie di accoglienza, solidarietà e integrazione al centro del video lanciato dalla Croce Rossa Italiana in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione (https://youtu.be/A8ln1fubDHc)La mattina del 3 Ottobre del 2013, infatti, a poca distanza dalle coste di Lampedusa, il naufragio di un barcone carico di migranti causò 368 vittime, tra cui molti bambini e decine di dispersi. Si erano messi in cammino con il sogno di una vita migliore, ma quel viaggio si è trasformato in una tragedia, una delle più gravi mai avvenute nel Mar Mediterraneo.“Pioggia d’agosto” è una raccolta di testimonianze dei volontari della CRI impegnati nelle attività legate all’accoglienza delle persone migranti, per ribadire il concetto che Croce Rossa è da sempre in prima linea per chiunque e dovunque, senza alcuna distinzione.
“Davanti ai flussi migratori e ai rischi di un viaggio che è sinonimo di morte per migliaia di persone, la Croce Rossa Italiana ha reagito come sempre nella sua storia: salvando vite, supportando i vulnerabili, lavorando perché non ci siano zone grigie di dolore e sofferenza, investendo su progetti di integrazione. Il 3 ottobre deve essere una data di monito a tutti, dalle Istituzioni alla società civile: non si può morire solo perché si cerca un posto sicuro dove stare, lontano da guerre, fame e disperazione”, ha commentato il presidente nazionale della CRI, Francesco Rocca.Dall’inizio dell’anno, sono oltre centomila le persone migranti accolte e supportate da volontari e operatori della Croce Rossa Italiana nei porti, nei centri di accoglienza e nei Safe Point. Assistenza sanitaria, vestiti, cibo e acqua, alfabetizzazione e tutela del diritto alla famiglia sono solo alcuni dei servizi che la CRI è in grado di offrire.Nel video, le parole di Fatima, una delle volontarie intervistate, lo confermano: “Mi sento come un tassello di un mosaico, parte di un progetto ampio e importante”.Ma il presidente della CRI Francesco Rocca continua a tenere alta la guardia e a invocare un ruolo più attivo dell’Unione Europea, come fa ormai da tempo: “Stiamo lavorando in condizioni difficili e facciamo ogni giorno il nostro meglio. Non dobbiamo dimenticare che il 90% delle persone che arriva non vuole rimanere nel nostro Paese”.
“Come Italia, in questo contesto, ci troviamo con le frontiere chiuse e un piano di ricollocamento delle persone che hanno diritto a essere protette totalmente fallimentare”, ha aggiunto Rocca. “Finora sono stati ricollocati solo tremila rifugiati anziché trentamila, come ci aspettavamo. Da questo punto di vista l’Unione Europea è completamente assente. Servono vie sicure e legali per entrare in Europa e un piano concreto per aggredire le cause delle migrazioni. Non basta bloccare centinaia di migliaia di persone in Libia per dire che la questione è risolta”, ha concluso il presidente nazionale di Croce Rossa Italiana.Il video raccoglie le testimonianze dei volontari della Sicilia, dei quali il presidente regionale, Luigi Corsaro, sottolinea la tenacia e abnegazione: “Nelle storie di questi volontari siciliani riviviamo i racconti di centinaia di volontari. Persone che oggi, come domani, continuano ad accogliere senza ‘se’ e senza ‘ma’ chi scappa da fame, guerre e persecuzioni. E continueranno a farlo sempre con tanta Umanità”.