Febbre Chikungunya: chi può donare sangue dopo la sospensione nell’Asl Roma 2 e nel Comune di Anzio

immagine notizia

Come comunica in una nota il Centro Nazionale Sangue, a seguito dei casi confermati di infezione da virus Chikungunya, è stato disposto il blocco delle donazioni di sangue ed emocomponenti nella Asl 2 del comune di Roma e nel comune di Anzio, nel cui territorio è stata accertata la presenza di un focolaio. Inoltre, sono state adottate ulteriori misure cautelative: nel resto del comune di Roma la donazione è consentita con una quarantena di 5 giorni. In tutte le altre aree della Regione, in base all’assunzione di un minor livello di rischio di infezione, al sangue raccolto verrà applicata la quarantena di 5 giorni se il donatore ha soggiornato nella Asl Roma 2 o ad Anzio. A livello nazionale i donatori che hanno soggiornato nei comuni interessati saranno invece sospesi per 28 giorni.Si sopperirà al fabbisogno di sangue ed emocomponenti attraverso il meccanismo di compensazione interregionale non programmata. Inoltre il Centro Nazionale Sangue ha invitato le Regioni e le Associazioni e Federazioni di Donatori di Sangue a predisporre misure straordinarie di chiamata del donatore e di raccolta.Nel Lazio, evidenzia il Centro Nazionale Sangue, vengono raccolte circa 15mila unità di sangue al mese, di cui almeno 11mila nella sola provincia di Roma. La Capitale raccoglie nei suoi ospedali molti pazienti da altre regioni, soprattutto del sud, e sono presenti circa 400 pazienti talassemici che necessitano di trasfusioni periodiche, e ha un fabbisogno di 400-450 unità di globuli rossi al giorno.La call to action della Croce Rossa ItalianaLa Croce Rossa Italiana invita tutti i cittadini a contattare la struttura trasfusionale più vicina per sostenere, con il proprio dono, l’erogazione delle cure ai pazienti in accordo con le effettive necessità manifestate dalla Regione Lazio. Ogni sviluppo della vicenda sarà seguita in stretto contatto con il Centro Nazionale Sangue. Cos’è la chikungunya?Il portale Epicentro, a cura dell’Istituto Superiore di Sanità, descrive la chikungunya come una malattia virale caratterizzata da febbre acuta e trasmessa dalla puntura di zanzare infette appartenenti al genere Aedes, come le Aedes aegypti (responsabili della trasmissione della febbre gialla e la dengue) e le Aedes albopictus (la nota zanzara tigre).Dopo un periodo di incubazione di 3-12 giorni, si manifesta una sintomatologia simil influenzale che include febbre alta, brividi, cefalea, nausea, vomito e soprattutto importanti artralgie (da cui deriva il nome chikungunya, che in lingua swahili significa “ciò che curva” o “contorce”), tali da limitare molto i movimenti dei pazienti che quindi tendono a rimanere assolutamente immobili e assumere posizioni antalgiche.Si può sviluppare anche un esantema maculopapulare pruriginoso. Il tutto si risolve spontaneamente, in genere in pochi giorni, ma i dolori articolari possono persistere anche per mesi. Le complicanze più gravi sono rare e possono essere di natura emorragica (ma non in modo così grave come nella dengue) entro 3-5 giorni, o neurologica, soprattutto nei bambini. In rarissimi casi la chikungunya può essere fatale, più che altro in soggetti anziani con sottostanti patologie di base.L’arrivo della chikungunya in Italia risale al 2007, quando furono accertati i primi casi autoctoni dell’infezione in Emilia Romagna. Link e riferimentiChikungunya-Epicentro http://www.epicentro.iss.it/problemi/Chikungunya/chikungunya.aspChikungunya-Centro Nazionale Sangue http://www.centronazionalesangue.it/notizie/chikungunya-chikvL’emergenza Chikungunya in Emilia Romagna: apprendere dall’esperienza http://www.epidemiologiaeprevenzione.it/materiali/ARCHIVIO_PDF/2008/E&P4-5/E&P4-5_258_int2.p…

  

  

          

Copy link
Powered by Social Snap