Viterbo, sistemi d’arma NBCR e tutela umanitaria. Una conferenza di CRI e Scuola Sottufficiali dell’Esercito per diffondere il DIU

La conferenza

A Viterbo si è svolta il 28 novembre, presso l’aula Magna della Caserma “Soccorso Saloni”, sede della Scuola Sottufficiali dell’Esercito (SSE), la conferenza sul tema “Sistemi d’arma NBCR e tutela umanitaria”,  promossa dal Comitato Provinciale della Croce Rossa Italiana di Viterbo e dalla SSE. Presenti alla conferenza il Generale di Brigata Vittorio Antonio Stella, Vice Comandante della Scuola Sottufficiali, il Presidente Provinciale della CRI di Viterbo, Prof.ssa Maria Teresa Gasbarri, le locali Autorità istituzionali civili nonché i rappresentanti nazionali CRI e di tutti i Comitati della provincia viterbese e del Lazio. Di tutto riguardo il “tavolo” dei relatori: l’Arch. Giovanni Ferrari, Funzionario della Direzione Centrale per la Difesa Civile e per le politiche di Protezione Civile del Ministero dell’Interno, e l’Avv. Gerardo Di Ruocco, Membro della Commissione Nazionale DIU della Croce Rossa Italiana.L’Arch. Ferrari, esperto della NATO in Analisi e Gestione delle Conseguenze NBCR del Comitato per i Piani Civili di Emergenza, ha rilevato gli aspetti della difesa civile, sistema dello Stato che si organizza per garantire la continuità dell’azione del Governo, la protezione degli interessi vitali del Paese, della popolazione civile e della capacità economica, produttiva, logistica e sociale della nazione. Questo sistema protetto e centralizzato si occupa della “Safety” e “Security” dello Stato e della sopravvivenza delle istituzioni democratiche. Ha chiarito che si differenzia dalla protezione civile in quanto quest’ultima è un sistema aperto e decentrato, che si occupa della salvaguardia e dell’assistenza della popolazione, del soccorso tecnico e della protezione e recupero delle priorità in seguito a disastri naturali o antropici.Dopo aver illustrato gli aspetti tecnici, si è soffermato su alcune esercitazioni svolte che permettono di evidenziare quali sono le azioni e gli interventi da migliorare per rendere gli operatori coinvolti sempre più efficienti nel contenere i danni e proteggere la popolazione. In particolare ha evidenziato la necessità di stilare delle linee guida, piuttosto che piani di emergenza, poiché gli eventi NBCR sono imprevedibili e le conseguenze non possono essere definite in modo aprioristico.

  I relatori

La conferenza è proseguita con l’intervento dell’Avv. Gerardo Di Ruocco, esperto di Diritto Internazionale Umanitario, il quale ha evidenziato la normativa che, in ambito dei Conflitti Armati internazionali e non, classifica le armi nucleari, biologiche, chimiche e radiologiche come armi di distruzione di massa che non rispettano i principi cardine della Distinzione e dell’Umanità.A tal riguardo, si è soffermato sulla diffusione delle Convenzioni sul divieto, o sulla limitazione di impiego di talune armi classiche che possono essere capaci di causare effetti traumatici eccessivi, o di colpire in modo indiscriminato. Inoltre ha illustrato come, per le armi di distruzione di massa, la comunità internazionale ha vietato la produzione, l’uso, il trasferimento e lo stoccaggio, assumendo impegni assoluti per la distruzione di tali armi.La conferenza ha fornito a tutti i presenti ulteriori strumenti e approfondimenti per garantire in ogni tipologia di scenario la tutela umanitaria e ha rappresentato, tra l’altro, la concreta testimonianza dei consolidati rapporti di collaborazione tra gli enti che operano sul territorio viterbese.

  

              

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