Una giornata particolare: il pranzo solidale della CRI si trasforma in un’occasione di festa e musica per le persone senza dimora
Asti
Da Milano a Palermo 600 volontari di Croce Rossa impegnati in ventisei città d’Italia
“Quando lo rifate?” Con questa domanda e uno zainetto in spalla se ne sono andate, a fine pranzo, molte delle persone che, sabato 30 gennaio, hanno partecipato all’iniziativa solidale organizzata dalla Croce Rossa Italiana, in collaborazione con Land Rover Italia. Persone che hanno perso il lavoro, immigrati, persone senza dimora che, nei cosiddetti “giorni della merla” (anche se atipici quest’anno) quando il freddo punge e non dà tregua, hanno trovato un pasto caldo, ma soprattutto della buona compagnia. “Per noi non si tratta di numeri o problemi –ha dichiarato la DTN al supporto e all’inclusione sociale Clotilde Goria- ma di individui con una storia e delle aspettative. La nostra iniziativa è servita a far sapere che Croce Rossa c’è, che considera le persone senza dimora dei ‘visibili’ e che vuole contribuire a dare delle risposte”. Hanno aderito, infatti, 26 Comitati CRI dislocati su tutto il territorio nazionale che, per la prima volta, hanno organizzato la stessa iniziativa contemporaneamente dando forza al principio di Unità e mostrando ancora una volta che “le scelte organizzative-ha proseguito Goria- sono state guidate dal nostro primo principio fondante, Umanità, che caratterizza tutti i nostri interventi e che rende l’operato della CRI diverso da quello degli altri”. In tutte le città, ogni Comitato ha pensato, ideato e organizzato il suo pranzo solidale. C’è chi ha scelto un luogo prestigioso come la Chiesa di San Ferdinando, a due passi da Piazza del Plebiscito a Napoli, portando, oltre al cibo, musica e babà dell’Associazione Pasticceri napoletani. Chi si è attrezzato, come Pescara, con una cucina da campo, normalmente utilizzata per le emergenze e in grado di ‘sfornare’ 200 pasti all’ora. E chi, come Palermo, ha fatto risuonare, nel Palazzo delle Aquile, le percussioni. Perché l’obiettivo del pranzo non era solo fornire un pasto e aiuti materiali, ma consolidare un rapporto basato sull’ascolto e sulla reciproca fiducia e che, per tutti i Comitati, nasce sulla strada di notte quando le città vanno a dormire. Sono seicento i volontari che hanno distribuito i pasti sabato scorso, in alcune piazze insieme con le autorità locali e, a Roma e a Milano, con i dipendenti di Land Rover Italia. Le strade della solidarietà:È un’iniziativa di Land Rover Italia e Croce Rossa che si prefigge di sostenere i più bisognosi nei contesti metropolitani in un’ottica di continuità con il progetto “Homeless”, nato nell’ambito del servizio “La CRI per i Clochard”, attivo a Milano dal 2001 e a Roma dal 2013. Tra le altre attività, il progetto prevede anche la formazione di nuovi volontari specializzati che non si limitino, nel loro intervento, a ridurre il danno della vita in strada, ma accompagnino piuttosto le persone senza dimora verso tutti quei servizi cui hanno diritto, fino alla piena inclusione sociale. Il progetto si inserisce nella storica collaborazione che, a livello internazionale, dal 1954 vede il marchio britannico e la IFRC (International Federation of Red Cross Red Crescent) affiancate nell’intento di raggiungere un sempre maggior numero di persone vulnerabili nel mondo. Tale partnership umanitaria, che nel gennaio 2014, è stata riconfermata a livello globale per cinque anni, ha incluso finora il prestito o la donazione di 119 veicoli Land Rover e prestato un aiuto diretto ad oltre 800.000 persone. In totale, quasi due milioni di persone hanno tratto, direttamente o indirettamente, beneficio dal sostegno di Land Rover alla IFRC.Entro il 2020, Land Rover e IFRC stimano di aiutare circa 12 milioni di persone.
Napoli
Le città che hanno aderito all’iniziativa “Il Pasto della Solidarietà” sono: Asti, Bari, Benevento, Cagliari, Caltanissetta, Caserta, Catania, Cosenza, Cremona, Firenze, Formia, La Spezia, Latina, Lecce, Lucca, Milano, Monza, Napoli, Padova, Palermo, Pescara, Roma, Roma Ostia, Taurianova, Torino, Vigevano.
Catania