Un mese dal terremoto in Cile: resta fondamentale il supporto psico – sociale

Continuano le operazioni di sostegno alle famiglie colpite dal terremoto che ha devastato il Cile centrale il 27 febbraio scorso, fondamentale rimane il supporto psico-sociale a favore delle persone traumatizzate dalle continue scosse di assestamento. Oltre 200 scosse di assestamento di intensità superiore al quinto grado della scala Richter sono state registrate a partire dal disastro di un mese fa. “Queste intense scosse sono particolarmente angoscianti per chi cerca di riprendersi dal trauma di aver perso familiari, amici, la propria casa e mezzi di sostentamento”, spiega Gustavo Ramirez, rappresentante regionale della FICR, attualmente in Cile. “Gli abitanti delle zone costiere non solo hanno paura delle scosse di assestamento, e si chiedono quando avranno fine, ma anche di eventuali tsunami, al punto da non rientrare neanche in quelle case definite sicure. Il team di supporto psico-sociale fornito dalla Croce Rossa spagnola, composto da 14 operatori e supportato da membri dello staff delle Società di Croce Rossa di Colombia, Ecuador e Nicaragua, oltre che da volontari della Croce Rossa cilena, ha preso in cura nelle regioni di Maule e a Santiago quasi 1700 cileni tra adulti e bambini dal momento del terremoto. Il team oltre ad organizzare sessioni terapeutiche con differenti gruppi di persone colpite dal disastro, in particolare per i bambini, svolge anche training per i volontari di Croce Rossa. Per assicurare a tutti l’accesso alle cure mediche in aree dove gli ospedali sono stati distrutti, sono state allestite varie unità di risposta alle emergenze. L’unità di assistenza sanitaria di base (BHC) della Croce Rossa spagnola ha trattato quasi 1200 persone ad Hualañé (nella regione di Maule), mentre una seconda unità BHC inviata dalla Croce Rossa giapponese è stata allestita a Parral, nella regione di Bio-Bío, mentre l’ospedale chirurgico da campo della CR finlandese e CR norvegese, assistite da staff della Croce Rossa canadese, sarà allestito a Pitrufquén (nella regione di Araucanía). Queste attrezzature saranno trasferite al personale locale nelle prossime settimane. Anche i volontari della Croce Rossa cilena continuano il loro vitale lavoro, svolgendo accertamenti, supportando team sanitari, ricevendo e impacchettando i beni donati e trasportandoli nelle aree colpite, distribuendo cibo, articoli sanitari e materiale di emergenza ai sopravvissuti. Ad oggi, più di 2300 famiglie (11.600 persone) hanno ricevuto utensili per la cucina, materiali sanitari, coperte, taniche e teloni di plastica, nelle regioni di Maule e Bío-Bío. L’appello di emergenza della FICR chiede 13 milioni di franchi svizzeri (12,9 milioni di dollari/9,4 milioni di Euro) per finanziare per un anno servizi sanitari 90.000 persone, assistenza rifugio per 10.000 famiglie (50.000 persone), materiali di soccorso per 75.000 persone, oltre ad acqua e servizi sanitari per 10.000 persone. A oggi, solo un terzo è stato raccolto. “Ci stiamo appellando ai donatori per ottenere finanziamenti, in modo da assicurare non soltanto la copertura delle necessità di emergenza e delle attività di recupero, ma anche il supporto ai programmi a lungo termine della Croce Rossa, incentrati sulla preparazione sostenibile ai disastri. E vogliamo farlo non solo nelle zone colpite dal sisma, ma in tutto il paese. Questo è un obiettivo essenziale per noi”, aggiunge Gustavo Ramirez. Terremoto/Tsunami – Cile 2010 Dati: * 19.000 persone vivono in 90 rifugi di emergenza * 25.000 persone si trovano in strutture di emergenza * 50.000 persone sono ancora senza riparo * 250.000 abitazioni sono state distrutte o seriamente danneggiate * 800.000 persone hanno subito gravi perdite materiali * 2 milioni di persone sono state colpite dal terremoto Azione della Croce Rossa cilena: * La sanità rimane una priorità per la Croce Rossa cilena, seguita dai programmi di supporto psico-sociale per le persone colpite, e dai rifugi di emergenza; * La Croce Rossa cilena ha lanciato un appello di emergenza internazionale focalizzato su: donazioni in denaro, materiali sanitari, pannolini usa e getta e coperte. Le persone sono incoraggiate a limitare le proprie donazioni ai beni menzionati, per evitare problemi logistici o costi di trasporto dovuti a donazioni impreviste; * Il volontariato è la chiave del successo di questa operazione di risposta all’emergenza, nonostante una parte dei volontari stessi sia stata colpita dal sisma. Circa 800 volontari lavorano quotidianamente a supporto delle attività della Croce Rossa cilena. Questa può contare su circa 2500 volontari attivi in tutto il territorio del paese e oltre 30.000 sono state le richieste ricevute da parte di persone che desidererebbero diventare volontari di Croce Rossa. * Ad oggi, la Croce Rossa cilena ha ricevuto 770 tonnellate di aiuti umanitari, per lo più articoli sanitari e pannolini usa e getta. * La Croce Rossa cilena è strutturata in 166 comitati su tutto il territorio, il 79% dei quali sta funzionando normalmente. Gli altri hanno subito danni e, in alcuni casi, sono stati completamente distrutti. * La Croce Rossa cilena ha distribuito scorte alimentari a 3000 famiglie (15.000 persone). Supporto internazionale * La FICR ha lanciato un appello di emergenza internazionale per 13.086.822 franchi svizzeri (12.898.800 dollari o 9.446.740 Euro) a supporto della Croce Rossa cilena nella sua azione di fornitura di articoli non alimentari a 10.000 famiglie (50.000 persone), soluzioni rifugio di emergenza e/o transizione per 10.000 famiglie (50.000 persone), assistenza sanitaria comunitaria di prevenzione per un minimo di 90.000 persone e potabilizzazione dell’acqua per almeno 10.000 abitazioni. * Il 32% dell’ammontare dell’appello è stato raccolto; * Dall’inizio dell’emergenza, la FICR, il CICR e le SN partner hanno dispiegato 70 esperti di risposta ai disastri a supporto della Croce Rossa cilena; * Le Società Nazionali che hanno fornito e continuano a fornire supporto sono: Germania, Argentina, Canada, Finlandia, Norvegia, Panama, Paraguay, Perù, Stati Uniti, Spagna, Giappone, Turchia, Nicaragua, Ecuador, Svizzera e Colombia. Dati operativi * Al 24 marzo, 2311 famiglie hanno ricevuto kit di emergenza (kit cucina, sanitari, coperte, taniche e teloni di plastica); * Al momento, due Unità di Risposta alle Emergenze (ERU), specializzate in assistenza sanitaria di base, e un ospedale da campo sono stati dispiegati in Cile. L’ERU fornita della Croce Rossa spagnola è attiva dall’8 marzo e quella della Croce Rossa giapponese è stata allestita il 19. L’ospedale da campo della Croce Rossa norvegese e della Croce Rossa finlandese, con il supporto della Croce Rossa canadese, sarà allestito a Pitrufquén (nella regione di Araucania). * L’ERU della Croce Rossa spagnola ha fornito cure mediche a 1147 persone. * I team di supporto psico-sociale hanno fornito servizi a 1645 persone dopo il terremoto, tra cui training, interventi e altre attività; * 6 aerei carichi di aiuti sono stati inviati da Panama, Spagna, Giappone, Turchia, Norvegia e Belgio. I voli trasportavano materiali di soccorso di base, due ERU di assistenza sanitaria di base e un ospedale da campo. * I due aerei con materiali di soccorso di base che sono arrivati in Cile per mezzo della PADRU (Unità panamericana di soccorso ai disastri, con sede a Panama) hanno trasportato 142 tonnellate di materiale di soccorso. * Il team di potabilizzazione dell’acqua al lavoro a Concepción ha installato due taniche di acqua potabile di 11.000 litri e ha costruito sei latrine, da cui traggono beneficio circa 4000 persone. * Le distribuzioni quotidiane di aiuti umanitari per le persone colpite del terremoto si svolgono regolarmente. I materiali provengono da aiuti nazionali ricevuti dalla Croce Rossa cilena, così come da donazioni internazionali convogliate dalla FICR. Ristabilimento dei legami familiari (RFL) * Sito internet http://www.familylinks.icrc.org/ * 606 messaggi pubblicati dal 2 marzo 2010 * 49 sono messaggi che dicono “Sono vivo” * 557 richieste di contatto

  

  

          

Copy link
Powered by Social Snap