Un marzo di formazione per Calabria e Sicilia: grazie all'Emergency Appeal approfonditi i servizi di supporto psicosociale e RFL

VOLONTARI CRI AL CORSO DI FORMAZIONE

È stato un mese di marzo intenso per la Croce Rossa calabrese e siciliana. Grazie al programma Emergency Appeal – Italy Population Movement, sono state svolte numerose attività di formazione e supporto indirizzate ai volontari e operatori CRI delle due regioni.L’operazione Emergency Appeal – Italy Population Movement è nata per supportare le attività e il grande lavoro che la Croce Rossa Italiana svolge in favore dei migranti. All’indomani del naufragio del 18 aprile 2015 nel quale persero la vita più di 900 persone, la Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa ha lanciato un Emergency Appeal a tutto il Movimento Internazionale per aiutare la Croce Rossa Italiana ad affrontare al meglio le nuove sfide poste dai massicci arrivi di persone migranti. La risposta delle Società Nazionali è stata entusiastica e ha permesso di migliorare e implementare le attività di CRI in favore dei migranti, non solo nei luoghi di sbarco. Della visione su cui si basa l’Emergency Appeal, infatti, fanno parte anche gli incontri informativi che mirano a costruire e rafforzare le competenze di volontari e operatori della Croce Rossa impegnati nell’aiuto alle persone in movimento.Lo scorso 29 marzo, presso il Comitato catanese della Croce Rossa, numerosi psicologi soci volontari CRI provenienti da Reggio Calabria, Monasterace (RC), Palermo, Caltanissetta, Siracusa e, ovviamente, Catania, si sono trovati per una giornata dedicata alla formazione e alla condivisione di buone pratiche. L’idea nasce dal desiderio di potenziare le capacità della CRI di rispondere al bisogno di assistenza sociosanitaria dei migranti in arrivo sulle nostre coste, oltre che dalla necessità di tutelare il benessere psicosociale dei volontari impegnati in attività di assistenza. Da mesi la psicologa Santa Sicali lavora in supporto ai Comitati che svolgono assistenza agli sbarchi e ai migranti in transito in Sicilia, Puglia e Calabria e lo fa in collaborazione con i team che l’Emergency Appeal ha previsto per ognuna di queste Regioni. Obiettivo dell’incontro a Catania è stato quello di condividere esperienze e domande al fine di comprendere come meglio intervenire a supporto sia dei migranti vulnerabili sia dei volontari che necessitano di orientamento e supporto nello svolgimento delle loro attività. La formazione ha coinvolto anche due esperti del mondo della psichiatria: il dottor Aldo Virgilio, esperto in etnopsichiatria a Catania, e la psichiatra Maria Signorelli, che hanno approfondito il disturbo post traumatico da stress e gli aspetti socio-culturali dei paesi di origine dei migranti. Il confronto tra addetti ai lavori è stato molto interessante, tanto che i partecipanti che non si sono mai occupati di assistenza ai migranti, hanno manifestato il desiderio di svolgere e approfondire tali attività.  Pochi giorni prima dell’incontro catanese, la Calabria ha ospitato altri importanti incontri: nei giorni 18 – 19 – 20 marzo ad essere al centro delle giornate di formazione è stato il Restoring Familiy Links, lo storico servizio della Croce Rossa che permette di ristabilire i legami familiari interrotti a causa di guerre, calamità o disastri. Il fenomeno migratorio è purtroppo spesso causa di separazioni familiari e per questa ragione il servizio RFL è diventato un aspetto importante dell’assistenza alle persone migranti. Le giornate di formazione, svoltesi a Reggio Calabria, Crotone e Corigliano Calabro, hanno coinvolto il team EA assegnato alla Calabria (Rossella Di Liberto Field Officer ed Eleonice Mastria Caseworker RFL) oltre che i responsabili per il servizio RFL dell’Ufficio Centrale di Roma (Diana Virgilio, coordinatrice nazionale per il servizio RFL e Daniele Giachetti, dipendente dell’Ufficio Centrale per il servizio RFL) e il Caseworker per la regione Puglia Maddalena Lorenzato. La risposta dei volontari presenti è stata entusiastica, i partecipanti hanno manifestato la volontà di attivarsi per aprire Uffici RFL nelle loro rispettive sedi di Comitato. La Calabria, infatti, è un luogo di arrivo e transito per i migranti che giungono in Italia e la possibilità di fornire il servizio RFL costituisce un fattore importante per garantirne il benessere e la tutela dei diritti.

  

  

              

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