Terremoto, Croce Rossa presente in ogni territorio colpito: tra assistenza e supporto si lavora per mantenere viva la speranza

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La scossa di terremoto del 30 ottobre è stata la più forte registrata in Italia sin dal 1980. Croce Rossa Italiana, già presente in forze su tutta l’area interessata, è attiva con oltre 300 tra volontari e operatori provenienti da numerosi comitati, sotto il costante monitoraggio e coordinamento della Sala Operativa Nazionale. Circa 80 i mezzi impiegati, tra cui ambulanze, autovetture, fuoristrada e camion.Assistenza alla popolazione, censimento, gestione dell’accoglienza, preparazione e distribuzione pasti, interventi di carattere sanitario: queste sono solo alcune delle attività attualmente condotte da Croce Rossa in supporto delle migliaia di persone rimaste senza casa dopo l’impressionante sequenza di terremoti. A Norcia, epicentro della scossa del 30 ottobre, è già a disposizione della popolazione una cucina da campo in grado di fornire centinaia di pasti giornalieri. Inoltre, è presente il posto medico avanzato e gli operatori CRI sono al lavoro per assistere i ricoverati presso il locale ospedale e in case di riposo. 

 

Camerino, nel centro sportivo ‘Le Calvie’, le persone costrette ad uscire di casa continuano a trovare accoglienza nei centri allestiti. Qui, la cucina montata nei giorni scorsi e ora ulteriormente ampliata, fornisce oltre mille pasti al giorno. Altre tre strutture di accoglienza sono state allestite a San Severino, con Croce Rossa chiamata a svolgere compiti assistenziali e sanitari e di distribuzione viveri. Il comitato CRI locale ha anche allestito, insieme ad un’altra associazione, una ludoteca per i circa 30 bambini presenti.

 Allestimenti post terremotoDistribuzione cibo post terremoto

Il presidente nazionale CRI, Francesco Rocca, fa il punto sulla presenza nel territorio: “Siamo a Camerino, Visso, Norcia, Spoleto, Sarnano, Corciano e in tutti i paesi colpiti, ma anche nei centri che ospiteranno gli sfollati, come Porto San’ Elpidio, San Benedetto del Tronto. Stiamo andando incontro all’ inverno e quindi è più difficile gestire l’emergenza con le tendopoli, cosa riuscita invece nel caso dell’Aquila. C’è grande paura tra le popolazioni colpite. Oltre ad offrire assistenza materiale abbiamo rafforzato quella psicologica. Speriamo di ridurre al minimo le tensostrutture perché stiamo cercando di convincere più persone possibile a trasferirsi sulla costa”.Tra i centri più colpiti, sin dalla prima ora, c’è anche Visso. Qui, nell’area del comitato di Croce Rossa, è stata montata una tenda mensa per 150 persone, in modo di consentire agli sfollati di mangiare al caldo. Nonostante l’emergenza, il presidente del comitato, Giovanni Casoni, non ha rinunciato ad iniziative di aggregazione per la comunità: a partire da oggi, nel punto di accoglienza si inizieranno a festeggiare i compleanni. Un’operazione resa più semplice dalla vicinanza degli uffici comunali, ospitati dallo scorso agosto proprio nella sede CRI. Per quanto la situazione sia difficile, questo è forse il segnale più importate: si può ancora ripartire, la speranza rimane accesa, Croce Rossa la alimenterà.  

Per approfondire le attività della CRI in sostegno delle popolazioni colpite dal sisma clicca qui

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