Oltre cinquemila i volontari alla fiaccolata di chiusura di Solferino 2014 che ha celebrato i 150 anni della Croce Rossa Italiana. Rocca: “Il grido ‘Tutti fratelli’ si può coniugare oggi con il nostro slogan ‘Nessun uomo è illegale’”.

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Il Presidente della Mezzaluna Rossa Siriana Attar: “Trentasette nostri volontari sono stati uccisi, abbiamo bisogno di voi che siete la nostra forza.

Si è conclusa con un fiume di volontari che hanno percorso la strada che dai luoghi della  battaglia di Solferino porta a Castiglione delle Stiviere. Lo stesso percorso che Henry Dunant  fece insieme alle donne di Castiglione per soccorrere i feriti di quel dramma e che ispirò l’idea  che portò alla nascita della Croce Rossa. Migliaia di volontari da tutta Italia e da diversi paesi  del mondo si sono incontrati per celebrare i 150 anni della Croce Rossa Italiana che vide la  luce nel 1864 a Milano. Sul palco, alla partenza della fiaccolata, oltre al Presidente Nazionale Francesco Rocca anche il Presidente della Mezzaluna Rossa Siriana Abdul Rahaman Attar insieme ad una delegazione  di volontari impegnati nel sostegno alla popolazione colpita dal drammatico conflitto. Fra gli altri anche Anitta Underlin, Responsabile della zona Europa della Federazione Internazionale della Croce Rossa.

  

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Il Presidente Rocca con Attar e i volontari della Mezzaluna Rossa Siriana

“Oggi l’assemblea di Croce Rossa ha approvato un’importante mozione per la protezione dei soccorritori in Siria. Se c’è un luogo nel mondo che ci ricorda l’attualità del messaggio di Dunant, quello è la Siria” ha detto Francesco Rocca mentre presentava il presidente della Mezzaluna Rossa Siriana Attar. “E’ un onore stare qui con voi oggi. Il mio pensiero va a tutti i volontari che soffrono nel mondo e in particolare a quelli siriani. Trentasette nostri volontari sono stati uccisi, abbiamo bisogno di voi che siete la nostra forza. Grazie alla Croce Rossa Italiana per tutto quello che ha fatto e per il supporto continuo che ha dato alla Siria ed al suo popolo” ha detto Attar. “A nome di tutte le Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e della Federazione Internazionale auguro buon compleanno alla Croce Rossa Italiana e un grazie particolare alla CRI per la fantastica iniziativa del progetto pilota Solferino Academy, un luogo per discutere le problematiche umanitarie di tutti il mondo” “Il grido ‘Tutti fratelli’ – ha concluso Rocca – si può coniugare oggi con il nostro slogan ‘Nessun uomo è illegale’. Il mio pensiero oggi va ai migranti che rischiano la vita solo per avere un posto sicuro dove vivere e ai nostri volontari impegnati nel sud Italia e nei progetti sull’integrazione”. Durante la cerimonia inoltre è stato osservato un minuto di silenzio per i volontari della Mezzaluna Rossa Siriana uccisi mentre prestavano servizio. Sono intervenuti poi il Vice Presidente della Croce Rossa Messicana e il Segretario Generale della Croce Rossa Indonesiana.

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Quella di quest’anno è stata un’edizione importante dell’evento che vede ogni anno la Croce  Rossa riunirsi a Solferino. Oltre ai 150 anni della CRI, motivo di interesse è stato l’avvio dell’esperienza della Solferino Academy, think tank umanitario internazionale ispirato ai valori  ed ai temi del Movimento Internazionale  della Croce Rossa. Da Solferino, l’Assemblea dei  presidenti CRI ha ratificato e diffuso un appello al Governo italiano ed al Ministero degli Esteri  affinché l’Italia si faccia portatrice di un’attività di pressione sulla comunità internazionale e sulle parti in conflitto, per fermare l’uccisione dei volontari impegnati nel soccorsi ai feriti nel conflitto  siriano e per permettere il libero intervento dei soccorritori.

              

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