Solferino 2011: il Workshop per l'Anno Europeo e Internazionale del Volontariato ha aperto ieri la manifestazione, dedicata quest'anno all'impegno della Croce Rossa Italiana nell'emergenza migranti. Rocca: “Sulla Libia siamo stati facili Cassandre”. Migliaia di volontari provenienti da tutto il mondo hanno partecipato ieri sera alla tradizionale Fiaccolata
Si è aperto il 25 giugno “Solferino 2011”: sui luoghi che ispirarono ad Henry Dunant l’idea di Croce Rossa durante la storica battaglia del 1859 a Solferino, si sono ritrovati come ogni anno volontari e operatori provenienti da tutto il mondo per celebrare la nascita della’idea della più grande associazione umanitaria del mondo. Tra le principali iniziative della manifestazione presso l’area CRI si è svolto il Workshop “Mettersi in gioco in prima persona. Anno Europeo e Internazionale del Volontariato”. All’incontro, moderato da Giovanni Floris, sono intervenuti tra gli altri il Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, Francesco Galtieri, Portfolio Manager per United Nations Volunteers di Bonn. L’incontro si è aperto con la proiezione del video “Impegno di Croce Rossa Italiana Emergenza Nord Africa”.”Riguardo all’emergenza migranti – ha detto Francesco Rocca – purtroppo eravamo stati delle Cassandre, avevamo cioè previsto i forti processi migratori soprattutto dal Corno D’Africa. Una volta venuto meno l’accordo con la Libia è saltato il tappo. Avevamo segnali di quello che sarebbe accaduto, la forte inflazione in Africa, il transito continuo dall’Africa sub sahariana, segnali che provenivano dalla Universalità della Croce Rossa, che è presente ovunque”. “Lo slogan del Movimento – ha detto Rocca – è ‘salvare vite cambiando mentalità’ ed è ciò che deve saper fare la CRI. Per questo siamo orgogliosi di quanto fatto ad Haiti dove ci siamo messi a disposizione della Federazione lavorando nel Campo Italia, segno che la Croce Rossa Italiana ha imboccato la strada giusta”.Sono seguite poi le testimonianze su Lampedusa del Portavoce del Commissario Straordinario, Tommaso Della Longa e del volontario CRI, Bassam Elsaid. “La CRI – ha detto Della Longa – è stata ed è il punto di riferimento per l’assistenza ai migranti in arrivo a Lampedusa ma anche per le attività di assistenza umanitaria, il ricongiungimento familiare e l’ascolto attivo”. Bassam Elsaid, volontario CRI nato in Italia da genitori egiziani, ha avuto un ruolo fondamentale nella mediazione con i migranti. “Mi vedevano come un fratello – ha detto Bassam – e questa è stata chiave di volta non solo per gestire i rapporti quotidiani con i migranti ma anche la tensione durante le proteste. Infatti, l’emblema della Croce Rossa – ha concluso – è stato sempre rispettato”. L’esperienza di un Centro di Accoglienza è stato invece il tema approfondito da Gabriella Salvioni, Direttore del Centro di Mineo “Villaggio della Solidarietà”. “Mineo è il più grande centro di accoglienza richiedenti asilo d’Italia considerando che può ospitare fino a 2000 persone. Oggi – ha detto Salvioni – ci sono 1824 migranti che provengono da 81 nazionalità diverse e la difficoltà maggiore è mettere insieme tutte le diverse culture. Così il nostro lavoro è per metà dedicato alla loro accoglienza e assistenza ma per metà si concentra sull’integrazione. La CRI nel centro organizza corsi d’italiano, una ludoteca, e si occupa di preparare tre pasti al giorno”.
Rocco Cosentino, Team Leader ERU Base Camp, ha parlato dell’intervento della CRI in Tunisia nel transit camp di Ras Jadir. L’attività della Croce Rossa al campo – ha detto Cosentino – è stata organizzata in accordo con la Mezzaluna Rossa tunisina. Al campo la CRI ha prodotto 2000 pasti al giorno e ha prodotto acqua potabile”. Per Roberto Antonini, Responsabile della Sala Operativa Nazionale CRI, “il volontario è chi ha qualcosa dentro e intende spenderlo per gli altri quindi – ha spiegato Antonini – è fondamentale il concetto dell’empatia: capire cosa vuole il vulnerabile spogliandosi della propria identità”.E’ poi intervenuto Francesco Galtieri che ha spiegato come “la rete sia un importante elemento per il volontariato perchè, in una prospettiva futura, non cambierà la sua natura ma l’amplificherà e allargherà rendendo possibile l’idea di cittadino globale”. Arianna Marchetti, Delegato Nazionale del Commissario Straordinario per la Clownerie e Delegato Nazionale dei Giovani all’Area Servizio nella Comunità ha parlato del ‘Climate in action’ mettendo in risalto la sfida della Croce Rossa Italiana in questo progetto.
La XVIII edizione della Fiaccolata ha chiuso sabato sera “Solferino 2011”. La processione ripercorre simbolicamente il tragitto compiuto nel 1859 dai soccorritori che trasportarono i feriti dal campo di battaglia di Solferino fino al primo avamposto medico a Castiglione delle Stiviere. La Fiaccolata rappresenta uno degli appuntamenti più attesi di nell’ambito di “Solferino”. Dal 1992 ogni anno migliaia di volontari provenienti da tutto il mondo partecipano a questo avvenimento fortemente evocativo con le insegne delle rispettive Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Anche sabato migliaia di persone hanno percorso con le torce accese 12 chilometri a piedi, da Solferino a Castiglione delle Stiviere, creando un’atmosfera suggestiva e densa di emozioni. Il corteo è partito alle ore 20.00 da Piazza Castello a Solferino ed è arrivato a Piazza Duomo a Castiglione alle 22 circa. Il Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana Francesco Rocca alla partenza della Fiaccolata ha ringraziato tra gli altri il Sindaco di Solferino, Germano Bignotti, il Commissario del Comitato Provinciale CRI di Mantova, Leda Mazzocchi, tutti i volontari di Croce Rossa impegnati nelle attività di emergenza ordinarie, in Tunisia e nel resto d’Italia per l’accoglienza migranti. Rocca ha poi espresso un ringraziamento speciale al Dipartimento di Protezione Civile, sottolineando che “l’essere presenti h24 nella Sala Italia della Protezione Civile con propri operatori rappresenta un grandissimo rinascimento per la CRI, parte integrante del sistema nazionale di Protezione Civile”. Il Commissario ha infine rivolto un caloroso ringraziamento a Giovanni Floris, presente anche alla Fiaccolata, donandogli la medaglia con i 7 Principi di Croce Rossa e il volume “Souvenir da Solferino”.