SOLFERINO 2010 – CONCLUSO “ABRUZZO UN ANNO DOPO”

ROCCA: “PER L’ABRUZZO COME PER TUTTE LE EMERGENZE, IL CONFRONTO E’ ESSENZIALE” LETTA: “LA RICOSTRUZIONE E’ IN ATTO, ABBIAMO REALIZZATO TANTI PROGETTI”, TORRETTA: “L’INTERVENTO TEMPESTIVO GRAZIE ALLA COMUNICAZIONE DIRETTA CON LE ISTITUZIONI”

“Il passo in avanti c’è stato, lo sentiamo, lo vogliamo condividere, abbiamo perso qualcuno ma vogliamo andare avanti per migliorarci sempre e mantenere la buona reputazione guadagnata a livello internazionale”. Così Francesco Rocca, commissario straordinario della Croce Rossa Italiana, ha concluso il secondo giorno del briefing “Abruzzo un anno dopo, cosa abbiamo imparato”. L’evento, tenutosi ieri e stamani presso il Museo Internazionale della Croce Rossa di Castiglione delle Stiviere (Mantova), ha evidenziato gli interventi che l’organizzazione ha realizzato in Abruzzo dai primi minuti subito dopo il sisma fino a oggi.”In Abruzzo abbiamo sentito una grande responsabilità – ha detto Rocca – e il nostro intervento ha fatto si che dalla gente non fossimo più conosciuti come ‘quelli delle ambulanze’; naturalmente c’è la necessità di avere un confronto con gli altri, di standardizzare le pratiche d’intervento e di apprendere dagli errori” ha aggiunto il commissario della CRI. “La ricostruzione è in atto ed è possibile grazie ai fondi delle Consorelle e dei semplici cittadini” ha detto Maria Teresa Letta, Commissario Regionale CRI Abruzzo. “A Onna abbiamo realizzato 94 moduli abitativi e a San Gregorio 78, a  Barete, Collemaggio e Paganica un ambulatorio, a L’Aquila un ente per sordi. Poi – ha spiegato Letta – prossimamente sarà inaugurata a Civitaretenga (fraz. di Nalvelli) una casa di riposo per 20 anziani mentre in fase di costruzione sono, a Navelli, una sala consiliare e un ambulatorio e, a Pizzoli, un campus universitario per 256 ragazzi”. Secondo Fabio Torretta, Emergency manager, “la tempestività dei soccorsi realizzata in Abruzzo è stata possibile grazie all’ottima organizzazione del Direzione di Comando e Controllo delle Emergenze concretamente riconoscibile nella leadership del coordinamento dei soccorsi e nella condivisione degli spazi in comune all’interno del Di.com.ac che ha consentito una comunicazione immediata con le Istituzioni e quindi la risoluzione di tutti i problemi diretta”. Anna Matteoni, delegato provinciale della Protezione Civile CRI Pisa, ha raccontato come “spesse volte ci siamo trovati ad affrontare problemi per i quali non avevamo risposta e così abbiamo cercato insieme di trovare una soluzione e di spiegare alla popolazione perchè noi eravamo lì e come potevamo aiutarli”. Agghiacciante la testimonianza di Pierluigi De Ascentis, delegato regionale della Protezione Civile CRI Abruzzo: “Non ho assolutamente la concezione del tempo di quei giorni perchè dalle 3.32 del 6 Aprile non saprei dirvi quando sono finite le mie prime 72 ore. Ma la cosa più brutta – ha detto De Ascentis – è stato vedere L’Aquila svuotarsi, gli studenti andare via”.All’evento hanno, inoltre, preso parte le Società Nazionali di Svizzera, Portogallo, Spagna, Armenia, Gran Bretagna e Montenegro.

  

  

          

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